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MAROSTICA, SFIDUCIA NELLA POLITICA NELL’INCONTRO DEGLI ARTIGIANI CON I SINDACI DEL TERRITORIO

Nel tradizionale incontro di fine anno, promosso al ristorante Le Nove di Nove dalla Giunta della Confartigianato del Mandamento di Marostica con i sindaci e i rappresentanti politici del territorio, il denominatore comune è stato la sfiducia nei confronti della politica, che il presidente Valter Marcon ha definito «incapace e inadeguata, più attenta ai propri interessi che a quelli della comunità e dell’intero Paese, piegato da una crisi che non passa più».

Parole dure quelle del presidente della Confartigianato marosticense, ma necessarie per far capire ai presenti che se agli artigiani è chiesto di cambiare per affrontare le sfide di un nuovo mondo tutto da scoprire anche la politica e il fisco devono cambiare. Ecco perché, di fronte al dilemma di una “ripresa possibile” o di “impresa impossibile” ha evidenziato la necessità di un radicale cambiamento, delle imprese da un lato, dell’apparato burocratico e della politica dall’altro.
«Bisogna cambiare la politica – ha tuonato Marcon – e lo Stato burocratico che oltre a essere socio di maggioranza di tutte le aziende è anche il primo nemico dell’impresa. La politica non sta facendo niente di tangibile, di concreto, un qualcosa che possa servire veramente a risollevare la nostra economia. I nostri artigiani – ha ammonito il presidente – sempre più si stanno convincendo che per dare un segnale forte alla politica sorda e cieca sono disposti ad attuare forme di protesta clamorose. Non mi stupirei se domattina qualcuno volesse attuare lo sciopero fiscale».
Molti i temi toccati, dai costi della politica mai tagliati nonostante le promesse, al cuneo fiscale, alla burocrazia, alla pressione fiscale.
Rivolgendosi ai sindaci presenti, il presidente Marcon ha chiesto più collaborazione, più attenzione nei confronti delle aziende e ha aggiunto: «Fate in modo che i vostri collaboratori, i vostri dipendenti diventino servitori della comunità perché voi sapete bene che in qualche ufficio si respira aria di arroganza e sufficienza».
Alla serata sono intervenuti anche il presidente provinciale di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, e il vicepresidente Virginio Piva, oltre ad altri componenti della Giunta esecutiva provinciale.
Bonomo, nel suo intervento, ha assicurato che le parole di Marcon sono state veritiere rispetto ai sentimenti di rabbia esposti quotidianamente dagli artigiani. «I sindaci – ha aggiunto Bonomo – sono gli unici che tutti i giorni incontrano i cittadini e ne capiscono le difficoltà. Ci dovrebbe essere uno sbarramento per il quale un politico non possa far carriera se prima non ha fatto il sindaco. Negli ultimi anni si è speso molto per il sociale e il welfare, ora è tempo di sostenere le imprese. Noi ci siamo, pronti al fianco dei Comuni. Il territorio del Mandamento di Marostica ha dimostrato grandi imprenditorialità e capacità di trasformazione, è un tessuto che va aiutato». Bonomo si è poi soffermato sui costi e tempistiche della burocrazia, sottolineando come l’Italia detenga la maglia nera rispetto ad altri paesi europei.
Piva, invece, ha richiamato la necessità di fare squadra per ottenere risultati. «Stiamo lavorando con gli enti per rimanere sul mercato – ha aggiunto -, la collaborazione è positiva. Il nostro è un tentativo per resistere. Permangono però ancora troppe certezze sul piano normativo che limitano la capacità di azione di chi vuol fare».
La parola è poi passata all’europarlamentare  Mara Bizzotto e ai sindaci i quali, tutti assieme, hanno concordato sulla necessità di “fare squadra” anche se rimane il rammarico per la sempre minor autonomia decisionale e di spesa che lega le mani e non permette di spendere nonostante i bilanci virtuosi di molti Comuni.