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ZEN (ORAFI CONFARTIGIANATO): “DECRETO ‘COMPRO ORO’ DELUDENTE CHE PENALIZZA IL SERVIZIO AL CLIENTE DELLE IMPRESE ARTIGIANE”

“Con ‘compro oro’ le attività dei laboratori artigiani non hanno niente a che fare”. È il commento di Onorio Zen, presidente provinciale Categoria Metalli Preziosi di Confartigianato Vicenza, sul recente Decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che regola l’attività di “compro oro”, relativo la compravendita di oggetti preziosi usati, ai fini di contrastare i fenomeni criminali e del riciclaggio di denaro.
“Il provvedimento – continua Zen –  non ha raccolto le motivazioni presentate a tutela delle piccole imprese artigiane ma, anzi, con un’evidente sproporzionalità degli oneri amministrativi, le accomuna con altri operatori economici più esposti al rischio di interferenze con attività illecite.  Il nostro impegno è ora quello di verificare possibili ulteriori interventi, anche attraverso la nostra rappresentanza nazionale, a tutela delle nostre aziende”
“Il Decreto – prosegue Onorio Zen – non raccoglie le osservazioni che abbiamo presentato noi e le Commissioni legislative di Camera e Senato con le quali chiediamo al Governo di tenere distinta i ‘compro oro’ dalle altre attività artigiane. Il provvedimento infatti non tiene conto che l’attività di compravendita di oro usato per gli artigiani va nell’ottica del servizio al cliente”.
“Gli obblighi dettati dalla disciplina di settore sono già molti, tuttavia regolamentare l’attività dei ‘compro oro’ era necessario – prosegue Zen – ma era doverosa una distinzione rispetto a quelle dei piccoli laboratori artigiani che invece con il Decreto vengono penalizzati da nuovi gravosi adempimenti, quali l’iscrizione al registro degli operatori, il conto corrente dedicato alle transazioni finanziarie eseguite in occasione di tali operazioni”.