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ESTETISTE: VALERIA SYLVIA FERRON, PRESIDENTE DELLA CATEGORIA CONFARTIGIANATO, PLAUDE AI CONTROLLI CONTRO L’ABUSIVISMO NEL SETTORE

«Un controllo costante e mirato del territorio da parte dei NAS è uno degli strumenti migliori per ridurre il fenomeno dell’abusivismo nel settore del benessere. Una piaga che strozza le aziende oneste e che soprattutto mette in pericolo la salute dei cittadini». Lo afferma la vicentina Valeria Sylvia Ferron, presidente veneta e vicentina della Categoria Estetiste di Confartigianato

Il commento riguarda la notizia che i Carabinieri del NAS di Treviso hanno ispezionato 12 centri estetici nelle province di Treviso, Venezia e Belluno, riscontrando irregolarità in 11 casi. In particolare, i militari hanno proceduto al sequestro amministrativo di 7 attività (di cui 5 gestite da cittadini cinesi) prive di autorizzazioni e condotte da personale non abilitato, di due centri, di 4 locali abusivamente utilizzati come cabine estetiche e di 5 apparecchiature “solarium” non autorizzate.
«Basta massaggi, cerette, peeling e abbronzature abusivi. Non è una crociata anticinese, ma una richiesta di rispetto della legalità e delle regole della concorrenza, che non deve essere sleale – prosegue la presidente -. Chi vuole aprire un centro benessere deve farlo solo e esclusivamente in qualità di estetista o di terapeuta, dopo aver conseguito i requisiti stabiliti dalle leggi che regolamentano entrambe le professioni. Certo il controllo non può trasformarsi in una caccia alle streghe e vanno opportunamente distinte per intensità di sanzione le irregolarità minime, facilmente sanabili, come possono essere i meri errori formali di un elenco attrezzature non aggiornato».
In sostanza: chi fa massaggi di natura terapeutica deve essere medico o fisioterapista, chi li realizza per finalità di “bellezza”, che siano anticellulite o per dimagrire, deve essere abilitato. Il percorso per diventare estetista è estremamente rigoroso: i requisiti si possono ottenere con un periodo di lavoro – di 3 anni come lavorante qualificata o 5 come apprendista – seguito da un corso di 300 ore. Oppure si possono seguire 1800 ore di corso base più 900 ore di specializzazione.
«Nessun altro può fare massaggi, tanto meno spacciandoli per orientali o rilassanti – spiega Ferron -. E, invece, negli ultimi anni sono fioriti, in Veneto come in tutta la Penisola, decine e decine di centri abusivi. Sono spesso gestiti da cittadini cinesi che offrono massaggi super scontati e a prezzi irrisori. E poi c’è tutta la vasta area dell’abusivismo a domicilio ancora più difficile da controllare».
«L’estetica – conclude – è un settore in forte evoluzione sia per macchinari che per servizi offerti. Vedi ad esempio le vasche-acquario contenenti piccoli pesci esotici della specie “Garra Rufa” utilizzati per la pulizia di mani e piedi. Bisogna non solo che vengano utilizzate macchine e attrezzature a norma e autorizzate per i centri estetici, ma soprattutto che queste siano adoperate da personale qualificato».