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LE PRESIDENTI VICENTINE DI CONFARTIGIANATO ACCONCIATORI ED ESTETISTI COMMENTANO LA SCOPERTA NEL BASSANESE DI AZIENDE ABUSIVE

Valeria Sylvia Ferron e Renata Scanagatta
Valeria Sylvia Ferron e Renata Scanagatta

Renata Scanagatta, presidente provinciale Acconciatori di Confartigianato Vicenza, e Valeria Sylvia Ferron, presidente provinciale Estetisti, commentano così le ultime operazioni delle Fiamme Gialle.

«In merito alle recenti indagini della Guardia di Finanza nel territorio bassanese, che hanno permesso di scovare e denunciare diverse attività abusive tra cui saloni irregolari di acconciatura ed estetica, vorremmo fare alcune riflessioni».
«È doveroso, per prima cosa, il plauso e l’apprezzamento per il lavoro degli organismi di controllo, soprattutto perché viene messa in pratica una funzione troppo spesso disattesa: quella della sanzione nei confronti di chi non rispetta le regole. Non c’è ingiustizia peggiore nel vedere che, troppo spesso, sono i furbetti a sopravvivere a dispetto di chi, invece, si sforza di osservare tutte le regole per esercitare la propria attività. A questo proposito ci chiediamo: perché nel solo territorio bassanese si è riusciti a far breccia e a entrare nelle case degli abusivi? A seguito anche delle numerose segnalazione che la nostra Associazione periodicamente invia a Comuni e organi di vigilanza, chiediamo quindi maggiore controllo, anzi maggiore coraggio».
«In secondo luogo, non sarebbe ora di rivedere e mettere mano al diritto che garantisce l’inviolabilità del domicilio privato? Sia chiaro, non si intende mettere in discussione la privacy dei cittadini, ma è inammissibile che, di fronte a casi spesso conclamati di attività abusiva, si debbano avviare pratiche e richieste giudiziarie che spesso si concludono con il nulla di fatto. Non può passare l’idea che a essere tutelato sia l’abusivo, di fronte a chi esercita regolarmente il proprio lavoro ed è soggetto in ogni momento – com’è giusto che sia – a visite di ispezione e controllo».
«In terzo luogo, vogliamo far notare un’esperienza positiva e, crediamo, unica nel panorama nazionale, che è stata condotta dagli Acconciatori e dagli Estetisti di Confartigianato Vicenza. A proprie spese, le due categorie hanno avviato un progetto di scambio di buone prassi con i colleghi di altri Paesi dell’Unione Europea. Uno dei temi di confronto più acceso è stato proprio l’abusivismo e i deterrenti che vengono applicati in altre nazioni: ebbene, scopriamo che in Croazia, ad esempio, non solo vengono pesantemente sanzionati gli abusivi ma con essi anche tutta la rete di fornitori e prestatori d’opera che hanno interagito con chi esercita una attività non dichiarata. É passibile di denuncia persino chi reclamizza attività illecite per conto di sedicenti professionisti di bellezza!».
«Crediamo che una riflessione sulla questione sia quanto mai opportuna in un momento storico come questo in cui siamo chiamati tutti a remare nella stessa direzione.
Infine, segnaliamo una campagna condotta da Confartigianato a livello nazionale, volta a far capire quanto sia importante arginare l’abusivismo e sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema: chi frequenta i saloni di bellezza abusivi, molto spesso, non è consapevole del rischio che corre per la propria salute. La vera sfida si gioca sulla qualità, non sul basso prezzo: su quest’ultimo aspetto gli abusivi vinceranno sempre, ma il rispetto delle persone non si può comprare, tanto meno giocando a “chi fa meno”. Per questo i nostri associati proclamano che è diritto dei clienti sentirsi trattati bene: qui davvero non esistono scorciatoie».