10° INDAGINE CONGIUNTURALE SULL’ARTIGIANATO E LA PICCOLA IMPRESA IN VENETO
14/12/200610° INDAGINE CONGIUNTURALE SULL'ARTIGIANATO E LA PICCOLA IMPRESA IN VENETOIl 2006 un anno di stallo, e qualche segnale di fiducia, per quanto riguarda il futuro dell'economia veneta. Questi i giudizi che arrivano da una categoria che solitamente vede "rosa", che è istintivamente ottimista: gli artigiani. La decima indagine congiunturale sull'artigianato e la piccola impresa della nostra regione, condotta dalla Confartigianato del Veneto, forse registra la tanto attesa inversione di tendenza nelle previsioni sull'andamento dell'economia a breve termine. Rispetto al 2006, che ha già fatto registrare a consuntivo un timido + 0,9%, il campione intervistato ritiene che nei primi sei mesi dell'anno domanda ed ordini avranno ancora un andamento appena appena positivo +0,2%; un ulteriore cenno di speranza viene dai fatturati, il saldo di opinione degli imprenditori è un po' più positivo (+0,7%), a conferma della crescita registrata nel corso dello scorso anno con un +0,6%. Cala invece drasticamente l'inflazione attesa ciò la crescita dei prezzi di materie prime e servizi (+2,4% rispetto ad un +4,1% registrato nel corso del secondo semestre 2006). Una buona notizie per le aziende che hanno sofferto il rincaro dei costi non compensato dall'aumento dei prezzi di vendita dei loro prodotti/servizi.. Gli imprenditori intervistati sono pressoché unanimi su questo. "Si tratta di previsioni significative, che scontano il fatto che la ripresa, finora, si è fatta desiderare -commenta il presidente della Confartigianato del Veneto, Vendemiano Sartor- Siamo di fronte ad un cambiamento epocale, finisce un periodo in cui la competitività era affidata alle imprese, che riuscivano ad essere concorrenziali anche se il sistema era antieconomico. La difficoltà di mettere a fuoco un quadro di riferimento positivo e credibile genera insicurezza, e questa a sua volta genera, a lungo andare, un calo di fiducia".Non a caso, è proprio il settore dei servizi alla persona, quello con il maggior numero di imprenditori pessimisti. Sono quelli a diretto contatto con l'utente finale: qui la percentuale di quelli che vedono nero, o comunque grigio, è la più elevata. Le previsioni per i prossimi sei mesi però, sembrano porre un freno al trend negativo dell'ultimo anno con il mantenimento della domanda (+0,8%) e con una ripresa del volume d'affari (+1,7%). Anche nell'occupazione si dovrebbe verificare un recupero significativo (+4%) e la situazione di un possibile miglioramento viene confermata anche dalla ripesa degli investimenti: 20,6% programmati e 12,6% possibili. In netto miglioramento anche le previsioni di chi opera nel manifatturiero. Calano invece gli ottimisti tra le imprese edili, soprattutto per quanto riguarda gli ordini.Tutto sommato qualche segnale di fiducia arriva dagli imprenditori artigiani per i primi mesi del nuovo anno. Dall'indagine congiunturale di Confartigianato emerge che le previsioni sono positive per l'occupazione: prevista in crescita in generale del 3,2%, con tutti i settori in crescita, in particolare i servizi alle imprese (più 6,4%) e alle persone (più 4%). Buone soprattutto le previsioni di investimento: +8 punti percentuali dato nettamente superiore a quello del secondo semestre 2006: guidano la graduatoria le imprese di servizi alle persone (più 17,2%), la chiudono quelle dell'edilizia, + 1,7%.Consuntivo anno 2006Sintesi Rapporto 2006