18 febbraio, manifestazione a Roma: «La piccola impresa ha detto basta»
A bordo di 15 pullman sono partiti in piena notte da Arsiero, Arzignano, Asiago, Barbarano, Bassano, Lonigo, Malo, Marostica, Noventa, Schio, Thiene, Valdagno e Vicenza, lasciando per un giorno la sede della propria attività con un unico desiderio: far sentire le loro ragioni, quelle della piccola impresa che chiede di essere ascoltata, che dice “basta” per non restare schiacciata sotto il peso della burocrazia e del fisco.
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Erano ottocento gli artigiani vicentini – contraddistinti dalla k-way biancorossa – che, raccogliendo l’invito della Confartigianato provinciale, hanno raggiunto stamattina Piazza del Popolo a Roma per unirsi agli altri sessantamila colleghi di tutta Italia nella imponente manifestazione indetta da Rete Impresa Italia.
«Azioni del genere – commenta il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo – non sono nelle nostre abitudini. Ma il numero di adesioni la dice lunga sullo stato d’animo degli imprenditori. Quello che ci aspettiamo è di venire ascoltati e far capire alla burocrazia statale e alla politica romana in che condizione è il Paese. Perché, se salta la piccola impresa, salta l’Italia».
Una piazza stracolma – oltre 60mila le presenze- ha quindi lanciato un messaggio molto chiaro al futuro premier Matteo Renzi: basta annunci di buoni propositi, subito azioni concrete su fisco, burocrazia, credito, giustizia.
«Ci aspettiamo quindi che la classe politica – conclude Bonomo – sappia cogliere il nostro messaggio, civile ma determinato. E che inizi, come da sempre facciamo noi, a lavorare sul serio per il bene di tutti. È in gioco il futuro».
Intanto, parafrasando lo “#staisereno” di Renzi, la piazza dei piccoli imprenditori ha lanciato l’hashtag “#matteostaipreoccupato”.