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Sartori (Autotrasporti): Bene l’eliminazione del taglio al rimborso accise, ora serve un fondo nazionale il per rinnovo parco veicoli che vuol dire più sicurezza, maggiore competitività e minor inquinamento

Un risultato concreto frutto di un lavoro portato avanti dalla Categoria. Così Igor Sartori, presidente della categoria Trasporto merci di Confartigianato Vicenza, commenta la conferma da parte di Ministero competente che per il comparto nella Manovra di Bilancio c’è l’approvazione della norma che prevede l’eliminazione del taglio del 15% al rimborso accise, che avrebbe dovuto essere operativo dal 1° gennaio 2019, praticamente a giorni.
Ad annunciarlo è stato il vice Ministro ai Trasporti On. Edoardo Rixi nell’incontro avuto con Unatras al ministero qualche giorno fa sottolineando le difficoltà avute per raggiungere e difendere questo risultato fondamentale per le imprese che vale 100 milioni di euro all’anno. Il Vice Ministro ha precisato inoltre che è stata abrogata la precedente norma del 2013 e che viene fatto salvo il rimborso pieno per le accise non solo per il 2019 ma anche per il 2020 e 2021.
Un obiettivo centrato ma altre questioni restano aperte, come ricorda Sartori: “Aver abrogato il taglio al rimborso accise dimostra da parte del Ministero sensibilità per la tenuta del settore che paga il più alto costo del gasolio in Europa. Questo non può che far piacere, ma è anche necessario che il Governo riproponga il fondo nazionale per il rinnovo del parco veicoli che stimolerebbe gli investimenti e creerebbe una strategia di sviluppo di lungo periodo per il settore É quanto mai strategico, infatti, sostenere le PMI nel processo di innovazione tecnologica che porterebbe non solo maggiore sicurezza stradale e sociale (frenata autonoma emergenza e mantenimento corsia), ma anche maggior tutela dell’ambiente con riduzione significativa delle emissioni inquinanti”.
Con un’età media di 13,5 anni, i veicoli circolanti italiani sono i più vecchi d’Europa. Ben il il 63,1% dei veicoli >3,5t è ante Euro IV (418.668 veicoli) e solo il 12,4% è Euro VI (82.274 mezzi).
“Se il trend rimane l’attuale ci vorranno 17 anni per sostituirli tutti! –prosegue Sartori-. Sostituire un veicolo con uno nuovo non è certo facile, ma
deve maturare la consapevolezza, anche nel legislatore, che senza adeguato rinnovo dei mezzi il settore perde ogni giorno in sostenibilità (tra costi e limitazioni “tecniche” dei vecchi veicoli) e sicurezza (soprattutto per chi guida), e di conseguenza in competitività”.
“Sempre in tema sicurezza, inoltre, attendiamo al più presto una norma che regoli in modo più stringente i cosiddetti carichi eccezionali oltre le 100 tonnellate – aggiunge Sartori-. Nel frattempo seguiremo l’iter della Manovra di Bilancio con l’auspicio che il Governo realizzi gli impegni assunti con la categoria come ad esempio quello di reperire le risorse necessarie per integrare lo stanziamento delle riduzioni compensate sui pedaggi autostradali per il 2019, per cui mancano 46 milioni di euro”.