Contributo ai Comuni. Nel Vicentino 6,7milioni di euro per investimenti in sicurezza (scuole, strade, edifici pubblici)
Bonomo: “Vigileremo su quando e come saranno utilizzare queste risorse che rappresentano anche un’opportunità di lavoro per le imprese artigiane del territorio”
“É notizia recente che è del 94% (ovvero 112 su 119) la percentuale di Comuni della provincia di Vicenza che rientrano tra quelli destinatari di risorse per la messa in sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale grazie alla Legge 30 dicembre 2018 n°145. Una grandissima opportunità, quindi, per i sindaci di avere a disposizione tra i 40mila ed i 100mila euro (in ragione della dimensione) per investimenti in opere pubbliche di manutenzione che potranno animare l’economia del loro territorio. Fatti due conti sono 6,7 i milioni di euro destinati al Vicentino”. A ricordarlo, e a lanciare l’appello ai sindaci, è il presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo.
“Abbiamo accolto con favore questa importante opportunità riservata ai Comuni -spiega il presidente- per una duplice valenza. Da un lato si può, finalmente, affrontare il tema della sicurezza, un argomento a noi sensibile soprattutto pensando alle scuole, strade ed edifici pubblici che sono, al contempo, per molte persone anche luoghi di lavoro. Dall’altro, le risorse stanziate, e quindi spendibili dai Comuni, costituiscono un’occasione di lavoro per molte aziende potenzialmente interessate agli appalti relativi alle piccole opere pubbliche, con ricadute economiche importanti nei vari territori. Per questo motivo come Confartigianato ci siamo mobilitati avviando una massiccia azione di sensibilizzazione proprio verso i sindaci invitandoli a cogliere queste opportunità anche aiutati dal fatto che l’aggiudicazione dei lavori, a seguito della recente modifica del Codice degli Appalti prevede l’innalzamento della soglia per l’affidamento diretto (dai 40.000 ai 150.000 euro), favorendo la partecipazione delle micro e piccole imprese”.
Nel Vicentino sui 112 Comuni interessati 16 potranno effettuare lavori per 100mila euro, 29 per 70mila, 39 per 50mila e 28 per 40mila. L’esecuzione dei lavori deve iniziare entro il 15 maggio 2019 e, in caso di mancato rispetto del termine dell’inizio dell’esecuzione dei lavori o in caso di utilizzo parziale dei contributi, le risorse assegnate saranno revocate, in tutto o in parte, entro il 15 giugno 2019 da parte del Ministero dell’Interno e redistribuite agli altri Comuni, che dovranno avviare i lavori entro il 15 ottobre di quest’anno.
“Vigileremo -conclude Nerio Dalla Vecchia, componente della Giunta con delega alle Politiche Territoriali – in maniera trasparente e sistematica, attraverso le nostre sede Mandamentali. Verificheremo quali saranno le aziende affidatarie dei vari interventi ovvero se locali, provinciali o regionali. Si tratterà di un monitoraggio non solo qualitativo ma anche quantitativo per vedere come e dove saranno investite queste somme. Il tutto avverrà con una cadenza periodica, quindi renderemo pubblica la programmazione degli interventi previsti nei vari Comuni, affinché si metta a frutto l’impiego delle risorse a loro destinate, e valuteremo inoltre la sensibilità delle amministrazioni comunali nell’ottica degli appalti a km zero, ovvero favorendo le piccole e medie imprese locali, che lavorano, investono ed assumono creando ricchezza proprio nelle piccole comunità. Questa azione può sicuramente costituire un test importante per determinare la misura in cui ogni singola Amministrazione sarà attenta a sfruttare le risorse e favorirà le imprese locali, visto che adesso, con la semplificazione della procedura amministrativa prevista, non ci sono più alibi per non farlo e, poiché un’ottantina dei comuni della nostra Provincia saranno presto chiamati al voto (73 dei 112, ovvero il 65%), avremo un ulteriore elemento di valutazione da sottoporre a cittadini ed imprese”.
Confartigianato ricorda anche che proprio sul tema degli appalti e relativi Codici sono stati fatti degli incontri con alcune amministrazioni per redigere un documento, sorta di “linee guida”, a disposizione delle PA e delle stazioni appaltanti. E proprio il Codice degli Appalti sarà oggetto di una serie di ulteriori incontri sul territorio promossi sempre da Confartigianato e in programma a marzo.