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ARTIGIANFIDI VICENZA SEMPRE PIU’ «GARANZIA» DI SVILUPPO DEL CREDITO ALLA PICCOLA IMPRESA

05/04/2007ARTIGIANFIDI VICENZA SEMPRE PIU' «GARANZIA» DI SVILUPPO DEL CREDITO ALLA PICCOLA IMPRESA Anche i confidi attivi nel campo del credito alle piccole imprese sono in rapido cambiamento verso modelli più moderni, tipici delle economie evolute. Si deve infatti tenere il passo con le trasformazioni in atto nel mondo economico-finanziario, che hanno introdotto nuove dinamiche capaci di influenzare radicalmente i tradizionali rapporti tra banca e impresa e quindi il ruolo dei loro intermediari, come appunto i confidi di garanzia, destinati ad acquistare sempre più importanza con l'arrivo delle norme note come "Basilea 2".Dal cambiamento del contesto normativo e di mercato trae origine anche l'aggiornamento del modello operativo e del ruolo di Artigianfidi Vicenza, struttura con all'attivo oltre 17mila soci in tutta la provincia e più di 15mila operazioni di finanziamento per un totale di 302 milioni di euro. Il confidi è adesso chiamato a "generare valore" per l'imprenditoria del territorio provinciale dopo aver raccolto, tramite le fusioni avvenute nei mesi scorsi, l'eredità delle Cooperative Artigiane di Garanzia precedentemente attive nelle varie zone, eredità ora presente nei 13 comitati tecnici di zona attivi in 29 sedi dove opera una trentina di addetti specializzati.L'ambizione di Artigianfidi Vicenza è oggi quella di contribuire a creare condizioni perché le aziende siano più competitive anche dal punto di vista dell'accesso al credito, tradizionale fattore di sviluppo. In questo contesto, l'Assoartigiani e Artigianfidi Vicenza, depositarie d'un immenso patrimonio conoscitivo del territorio in cui operano, diventano i partner chiave per affrontare, al fianco delle imprese, le sfide e i cambiamenti del mercato. Con quali strategie?Di questo si è discusso a Vicenza durante il convegno tenutosi al Centro Congressi dell'Associazione Artigiani. Un incontro che si è sviluppato attorno alle considerazioni di Mariano Miola, presidente di Artigianfidi, proprio sul nuovo modello organizzativo individuato dalla struttura, mirato a esprimere la massima efficienza di assistenza al credito e, contemporaneamente, a conservare le caratteristiche di utile servizio all'impresa anche nei rapporti con le banche. Posto che, come detto, l'obiettivo è quello di sostenere il cammino di crescita e di competitività delle piccole imprese, Miola ha ribadito l'importanza di quelli che sono «gli strumenti propri di Artigianfidi: la garanzia mutualistica, con lo sviluppo di tutti gli schemi  possibili; l'assistenza e consulenza finanziaria alle imprese nell'accompagnamento delle loro scelte; una presenza come supporto professionale indispensabile per le banche a integrazione del loro bagaglio di informazioni per la valutazione del "rating" delle imprese».Per far questo, il confidi vicentino da un lato punta al costante rafforzamento patrimoniale, principale elemento di stabilità perché copre i rischi e garantisce l'operatività della struttura fornendole ulteriore autorevolezza, dall'altro mira a sviluppare il proprio mercato sul fronte dei prodotti offerti alle aziende, ovvero: incremento dei volumi di garanzia verso i soci, ampliamento e diversificazione dei servizi e delle formule di garanzia, mantenimento di un elevato rapporto di convenienza tra costi dei servizi e i loro benefici.Al centro dell'attenzione si conferma, dunque, l'azienda socia con le sue esigenze e le sue caratteristiche. Per questo, ha ricordato Miola, l'esigenza sarà sempre più quella di fornire prestazioni "ad hoc", efficaci perché adeguate ai bisogni specifici, non limitate alla concessione della garanzia, ma dotate di supporti, consulenze dirette, assistenza finanziaria, anche diffondendo strumenti quali l'autoanalisi aziendale, o la formazione mirata al corretto utilizzo delle fonti di finanziamento.Altro obiettivo verso il quale si guarda, lo sviluppo del credito agevolato e di quello a lungo termine. Ciò sia per contenere il prezzo del credito per le imprese che saranno svantaggiate dall'adozione del "rating", sia per superare lo squilibrio molto diffuso dovuto all'eccessivo ricorso al credito "a breve" da parte delle piccole imprese.Infine, tra le priorità strategiche individuate dall'Artigianfidi Vicenza per assicurarsi efficienza di gestione e oculato controllo dei rischi rientra quella del rafforzamento organizzativo in un'ottica, ha sottolineato il presidente Miola, «di coesione complessiva e di contemporaneo rafforzamento locale, soprattutto nella gestione dei rapporti con le imprese-clienti».La concreta dimostrazione di come tutto questo sforzo si traduca poi in vantaggi concreti sta nella individuazione e realizzazione di prodotti finanziari innovativi come il cosiddetto "bond del territorio" recentemente introdotto a beneficio delle aziende, una operazione possibile soltanto ai confidi più solidi e qualificati.Delineato tale quadro, è toccato poi a Luciano Sassetto, direttore di Artigianfidi, il compito di entrare nel dettaglio del "modello organizzativo" individuato e perseguito dalla cooperativa. Un modello che ha come requisiti base la solidità patrimoniale ma anche, come detto, la conoscenza diretta dell'azienda e del territorio di riferimento. «L'attività principale dei confidi oggi è la valutazione del merito di credito dei soggetti richiedenti. Con Basilea 2, a tipologie di esposizione analoghe si avranno gradi di rischio diversi in corrispondenza a giudizi di merito diversi, espressione del "rating" assegnato alle stesse aziende. La principale conseguenza – ha spiegato Sassetto- sulle piccole imprese sarà un legame forte tra il livello di rischio e i tassi di interesse. Ed è qui che il confidi, con la sua capacità di valutazione, diventa determinante,  in pratica  evitando alle imprese l'impatto negativo sul costo di accesso al credito». Nel medio periodo, poi, Artigianfidi vuole anche sviluppare una cultura finanziaria tra le stesse piccole imprese attraverso iniziative di supporto, preparandole così a operare nei mercati creditizi e finanziari moderni.Tra gli ospiti del convegno svoltosi a Vicenza sono  intervenuti anche Vito Sanfilippo, direttore del Consorzio Regionale di Garanzia Artigiana, che ha allargato la panoramica parlando dei "modelli di confidi possibili" nel panorama attuale, mentre il presidente dalla Confartigianato del Veneto, Vendemiano Sartor, ha illustrato quelli che sono gli indirizzi dei Confidi regionali aderenti alla confederazione, tutti impegnati nel raggiungimento di ulteriori standard qualitativi e nell'impegno a intercettare quelle risorse pubbliche destinate a essere erogate con minore intensità rispetto al passato.  "Vincoli normativi e opportunità di sviluppo" è stato invece il tema tecnico affrontato da Andrea Bologna, direttore della Federazione veneta delle Banche di Credito Cooperativo, mentre Giuseppe Sbalchiero, presidente dell'Assoartigiani vicentina, nel trarre le conclusioni ha voluto ancora una volta ribadire lo strettissimo legame tra l'organizzazione provinciale di categoria e Artigianfidi, una partnership decisiva per lo sviluppo delle aziende e che si attua operativamente attraverso uno stretto intreccio di strutture di servizio e di ruolo sindacale.