Skip to main content







ARTIGIANFIDI VERSO I 17MILA SOCI E UN RUOLO DA LEADER NEL CREDITO

18/07/2007ARTIGIANFIDI VERSO I 17MILA SOCI E UN RUOLO DA LEADER NEL CREDITOI dati di bilancio 2006 dell'ArtigianFidi Vicenza approvati nella recente assemblea dei soci mettono in luce la sinergia provinciale sulla quale oggi fa leva l'operatività di quello che è divenuto uno dei più grandi confidi d'Italia per l'artigianato e la piccola impresa. Durante lo scorso esercizio infatti, ha ricordato il presidente Miola, si è ulteriormente perfezionato il processo di fusione con le originarie Cooperative Artigiane di Garanzia promosse dall'Assoartigiani che, assieme al positivo trend dell'annata, ha permesso di stilare un bilancio che delinea una dimensione strutturale di  alto livello.Le voci di bilancio anche per questo motivo hanno compiuto un notevole salto qualitativo in un contesto organizzativo altrettanto modificato: una crescita della base sociale del 33%, delle garanzie rilasciate del 17% e delle garanzie in essere del 23%. Ora l'adesione dei quasi 17000 soci e un monte di credito garantito nel 2006 di oltre 302 milioni di euro  gettano  nuove basi di sviluppo e, quindi, di convenienza per le imprese, i cui primi effetti si sono potuti già vedere nella prima parte del 2007 con linee di credito convenzionato con spread di appena mezzo punto percentuale. E se non ci fosse stata la crisi economica degli ultimi anni si sarebbe potuto parlare di risultati ancora più positivi. Il presidente Miola si è inoltre soffermato su uno degli aspetti  più rilevanti del bilancio 2006:  il consistente incremento patrimoniale rispetto al 2005 di  quasi 10 milioni di euro, voce essenziale per lo sviluppo di una politica del credito che permetta ad Artigianfidi di proporsi al sistema economico  come interlocutore solido e di  valore. Tutto questo quando mancano pochi mesi al 2008: a quando cioè, dopo il ritardo di un anno, le regole di "Basilea 2" entreranno in vigore. È anche guardando a quell'obiettivo  che ArtigianFidiVicenza sta preparando il proprio futuro di Intermediario Finanziario, per poter essere in grado di offrire alle imprese il valore di una garanzia non solo valida secondo le direttive europee, ma  capace anche di produrre  una ricaduta di sempre maggior convenienza sui soci. Degli oltre 300 milioni  di euro garantiti  alle  aziende nel corso del 2006, infatti, non è importante solo il volume raggiunto, ma anche la loro "qualità".«I nuovi prodotti finanziari già immessi nel mercato- ha sottolineato il presidente Miola- e quelli allo studio, l'ampliamento del raggio d'azione in sette aree e quattordici sportelli operativi in provincia, sono la dimostrazione di un impegno incisivo e costante mirato a migliorare l'efficienza che finora ci ha contraddistinto e a mantenere vivo il radicamento e l'interesse verso tutto il  territorio».Col rafforzamento della base sociale e patrimoniale testimoniato dal bilancio 2006 e dal potenziamento della presenza territoriale, l'obiettivo ora è quello di sviluppare e fornire un credito sempre più "presente" e continuativo, per dare concretezza a un concetto di "consulenza globale" che affianchi le aziende in tutti gli aspetti economico-finanziari  e  diffonda una corretta ed efficace "cultura d'impresa".