CAMERA DI COMMERCIO VICENZA: COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, COLDIRETTI E CONFCOOPERATIVE
16/10/2007CAMERA DI COMMERCIO VICENZA: COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO ASSOCIAZIONE ARTIGIANI, COLDIRETTI E CONFCOOPERATIVEAbbiamo appreso dalla stampa la notizia delle dimissioni di undici componenti dell'attuale Consiglio della Camera di Commercio di Vicenza, atto che sembra auspicare il commissariamento dell'ente. Nel comunicato di Api, Assindustria e Ascom ripreso dalla stampa sabato 13 ottobre scorso, si fa appello infatti "all'impossibilità della prorogatio degli attuali organi dell'ente camerale e si invita il Presidente della Giunta regionale ad attivarsi per il ripristino delle condizioni di operatività". A fronte di tali affermazioni, ci corre l'obbligo di ricordare che nel precedente comunicato stampa diffuso a nome di Assoartigiani, Coldiretti, Cna e Confcooperative si era manifestata la disponibilità alla ricerca di un'intesa, auspicando in particolare che "con estrema urgenza si riaprisse un confronto diretto per ridare alla Camera di Commercio piena funzionalità, nell'interesse dell'intera economia vicentina". Constatiamo con rammarico che l'appello non è stato purtroppo raccolto, evidenziando l'indisponibilità alla ricerca di una soluzione super partes, con il coinvolgimento di tutti gli attori, e ignorando la disponibilità alla ricerca di una soluzione condivisa.L'epilogo sconfessa le affermazioni precedentemente espresse a seguito delle dimissioni dei nostri consiglieri di settembre, gesto bollato come "del tutto privo di giustificazione e gravissimo perché crea una situazione di pericolosa paralisi istituzionale, in cui è in pericolo l'autonomia delle categorie economiche dalle pressioni della politica", come "scelta irresponsabile" e "devastante per gli equilibri interni". Ora le dimissioni rese dagli undici consiglieri dell'attuale consiglio, che per altro non interessano la totalità dei componenti espressi da Confindustria, Ascom e Api, avvicinano l'ipotesi del commissariamento e rendono più difficili ulteriori possibilità di trattativa.