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Realizzato con il contributo di Regione Veneto e FSE al via il Progetto Cesar “Strumenti per governare il cambiamento nelle IPAB” realtà che spendono 2.500.000 euro annui per l’acquisto di servizi

Il Cesar ha presentato ieri (lunedì 30 settembre, ndr) il progetto Green Public Procurement: le IPAB protagoniste di sviluppo sostenibile verso gli obiettivi dell’agenda 2030. L’iniziativa dell’ente di formazione di Confartigianato Imprese Vicenza, che ha ottenuto un finanziamento di 150mila euro da Regione Veneto e Fondo Sociale Europeo, riguarda il green public procurement, ovvero permettere alle Pubbliche Amministrazioni di gestire al meglio, e in ottica di sostenibilità, gli appalti secondo i principi di Agenda 2030, come è stato spiegato durante l’incontro. Saper acquistare con un atteggiamento “da imprenditore” permette infatti, anche alle Pubbliche Amministrazioni, di ottimizzare i costi di beni e servizi, con ricadute positive pure per l’utente finale. A patto che il personale preposto abbia specifiche competenze tecniche e gestionali, ma anche relazionali.
Il Cesar ha individuato le IPAB (Istituto Pubblico Assistenza e Beneficienza) quali soggetti maggiormente interessati all’iniziativa per il loro impatto sul territorio sia dal punto di vista sociale che economico. A seguito di un’indagine è emerso, infatti, che la spesa sostenuta dalle IPAB per l’acquisto di servizio (mediante contratti di appalto) si aggira a circa 2.500.000 euro annui. Si tratta di un dato medio relativo ad una ‘struttura tipo’, quindi per avere un volume complessivo annuo relativo alle IPAB aderenti al progetto si deve moltiplicare questa la cifra per il numero delle strutture.

Con il progetto proposto dal Cesar al personale che sarà individuato dalle 35 Pubbliche Amministrazioni venete aderenti (di cui 15 vicentine) saranno forniti gli strumenti per un allineamento delle competenze digitali tra i tecnici preposti alle varie fasi di un appalto; e una formazione tecnica con riguardo al settore degli appalti pubblici, come digitalizzazione dei processi di approvvigionamento di beni e servizi nelle due fasi di pre e post aggiudicazione, (dalla pubblicazione dei bandi fino al pagamento, cosiddetti appalti elettronici end-to-end). Si tratteranno tematiche come processi di governance digitale, open data, accessibilità dei servizi, trasparenza e sicurezza dei dati. Strumenti che andranno calibrati in funzione delle varie fasi dell’evidenza pubblica (dalla programmazione, alla scelta del contraente, alla stipula del contratto, sino alla sua esecuzione). Infine, parte della formazione sarà trasversale per innescare nel personale un processo motivazionale, migliorare la comunicazione e la capacità di lavorare in Team.
Organizzativamente sono previste 28 ore di formazione dell’area Risorse Umane; 40 ore per l’Area Digitale; 16 ore per l’Area Strategia Organizzativa; 30 ora per l’Area Tecnica Appalti. Partner del progetto che seguiranno la formazione sono: ISRE – Istituto Superiore Internazionale Salesiano di Ricerca Educativa; Digital Innovation Hub DIH di Confartigianato Vicenza; Appaltiamoci.
Il progetto si concluderà a maggio 2020 e prevede, a giugno, un workshop di chiusura.