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RETE IMPRESE ITALIA, NEL TERZO PACCHETTO ENERGIA SECONDO GUERRINI MOTLI ASPETTI CRITICI DA CORREGGERE

Giorgio Guerrini, presidente della Confartigianato nazionale e attuate presidente di Rete Imprese ItaliaGiorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia (che comprende Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti) esprime perplessità sullo schema di decreto legislativo che recepisce le Direttive Ue 2009/72/CE e 2009/73/CE e ne sottolinea aspetti critici sui fronti della tutela di prezzo nel mercato elettrico e del gas, del diritto di cambio del fornitore, dei reclami e dell’assetto nel trasporto del gas.

«C’è il rischio – ha sottolineato Guerrini durante un’audizione alla Commissione Industria del Senato – di compromettere l’efficacia del processo di liberalizzazione dei mercati dell’energia, forzando nei tempi e nei modi, il passaggio delle piccole e medie imprese da regimi di prezzi sorvegliati a quelli di prezzo libero. In particolare, per quanto riguarda l’elettricità, oggi non ci sono le condizioni per imporre una transizione in un mercato libero contraddistinto ancora da scarsa trasparenza e nel quale si rilevano quotidianamente numerose problemi nella gestione della fatturazione».
Secondo Guerrini, il mercato del gas oggi è scarsamente concorrenziale e il Governo non può quindi disattendere quanto disposto con la legge comunitaria, sottraendo alle imprese il diritto a un regime di prezzo tutelato.
Per quanto riguarda il trasporto nel settore del gas, secondo Guerrini sarebbe stato auspicabile adottare la separazione proprietaria. Inoltre, il Presidente di Rete Imprese Italia ritiene che il provvedimento abbia recepito in maniera affievolita le prerogative di controllo, valutazione ed indirizzo affidate all’Autorità di regolazione e chiede modifiche che corrispondano a quanto previsto dalla direttiva, soprattutto in merito ai poteri di valutazione del piano decennale dello sviluppo della rete, all’attività dell’organo di sorveglianza oltre alla determinazione di criteri non discriminatori per le procedure di connessione di impianti di stoccaggio, terminali di rigassificazione ed allaccio dei clienti che non usufruiscono del servizio di distribuzione.
Inoltre, Guerrini ritiene necessario consentire ai privati di svolgere la funzione di operatori alternativi al gestore di rete locale laddove tecnicamente possibile. Infine Guerrini chiede che l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas sia dotata dei mezzi e dell’organico adeguati alla centrale del ruolo che il decreto le attribuisce.