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AREE VERDI: CONCLUSO IL CORSO SULLA GESTIONE DEL VERDE PUBBLICO E PRIVATO

I principali patogeni e fitofagi delle piante ornamentali e del tappeto erboso, il corretto impiego dei prodotti fitosanitari e le pratiche di diserbo in ambiente urbano: questi in sintesi gli argomenti affrontati dal corso di formazione ed aggiornamento tecnico dedicato agli operatori nel settore della realizzazione e manutenzione delle aree verdi, che ha visto venti partecipanti tra imprese di giardinaggio aderenti alla Confartigianato Vicenza e gestori delle aree verdi comunali, conclusosi con la visita guidata ai giardini di Castel Trauttmansdorf.

 

 

Non è la prima volta che l’associazione di Vicenza presta attenzione a un mestiere esercitato, a livello provinciale, da oltre un centinaio di imprese associate; in precedenza, rimanendo nell’ambito della formazione, altri temi di natura professionale  così come argomenti inerenti la gestione aziendale (valutazione dei costi, formulazione preventivi), sono stati oggetto di approfondimento allo scopo di accrescere il grado di professionalità delle imprese di settore.
L’importanza che gli spazi a verde, pubblico e privato, assumono nel contesto urbano richiede infatti un’adeguata capacità operativa(*): una corretta progettazione e realizzazione, un’appropriata manutenzione rappresentano le condizioni essenziali per elevare la qualità dell’ambiente cittadino. L’assenza di professionalità, in una o più fasi, impedisce di ottenere dalla vegetazione urbana i benefici attesi. Funzioni di natura ricreativa ed estetica (parchi e viali alberati, giardini), ma anche benefici di natura microclimatica (effetto ombreggiante e di controllo dell’umidità atmosferica) oltre alla capacità di mitigare fattori ambientali negativi (inquinamento atmosferico ed acustico), possono essere massimizzate se si rispettano alcune fondamentali regole di gestione.
L’ambiente urbano contiene numerose condizioni di stress per la vita degli alberi, che diventano pertanto maggiormente vulnerabili agli attacchi degli agenti patogeni. Nella grande maggioranza dei casi tuttavia, i motivi di deperimento e morte delle piante in contesti urbanizzati sono riconducibili  a scelte non corrette delle specie messe a dimora e ad impianti eseguiti non correttamente.

 

Situazione degenerative intervengono anche a causa di manutenzioni errate: le potature degli alberi che asportano ingenti parti di chioma (generalmente > 1/3) e comportano il taglio di rami di notevoli dimensioni (indicativamente di diametro > 10 cm), possono determinare, a seconda della specie, fenomeni di lento o rapido deperimento, oltre ad un inutile danno estetico.

 

Analoghe considerazioni valgono per l’uso dei prodotti fitosanitari: il loro impiego deve avvenire solamente a seguito di una corretta classificazione dell’agente patogeno. I prodotti utilizzabili per il trattamento delle piante ornamentali sono, a livello domestico, esclusivamente i cosiddetti PPO (prodotti per piante ornamentali), come previsto dalla normativa di settore (Decreto L.vo 194/95 – DPR 290/01).

La Legge Regionale 12 aprile 1999, n. 19 (Norme per la tutela e la valorizzazione della produzione orto-floro-frutticola e delle piante ornamentali), stabilisce, all’art. 2, che: “ Chiunque intenda produrre e destinare alla vendita piante e loro parti ed esercitare il commercio di piante, di parti di piante, di bulbi e sementi, nonché svolgere l’attività diretta alla realizzazione di aree verdi, deve ottenere preventiva autorizzazione”. E’ inoltre prevista l’iscrizione obbligatoria all’elenco tenuto dal servizio fitosanitario regionale (Art. 6), previa dimostrazione dei requisiti professionali (Art.3).