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IV° CONTO ENERGIA: FIRMATO IL DECRETO INTERMINISTERIALE CHE REGOLA GLI INCENTIVI AL FOTOVOLTAICO DAL 1º GIUGNO

Finalmente è stato raggiunto il consenso in Consiglio dei Ministri sul testo relativo al cosiddetto Quarto Conto Energia che è stato siglato dai ministri competenti e predisposto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Molti operatori del settore sottolineano che si poteva far meglio ma almeno, dopo mesi di incertezze, finalmente il quadro normativo è un po’ più chiaro.

È importante sottolineare almeno gli aspetti tecnici positivi. Infatti sono confermate le novità contenute nell’ultima bozza: il premio di 0,05 euro/kWh per chi rimuove l’amianto e installa moduli fotovoltaici; la soglia dimensionale per i piccoli impianti; i tetti di spesa semestrali fino al 2012 e introduzione del modello tedesco con decremento progressivo degli incentivi a partire dal 2013; iscrizione dei grandi impianti al registro gestito dal GSE; il premio pari al 10% della tariffa spettante nel caso in cui oltre il 60% del valore della componentistica utilizzata venga considerata prodotta nell’Unione Europea.

C’è da dire che il percorso che ha partorito questo decreto assomiglia molto alla trama di una soap opera, tra litigi e colpi di scena. Casus belli fu il Decreto Romani sulle rinnovabili del 3 marzo scorso, che sancì la prematura fine del precedente conto energia. Infatti secondo quanto previsto dal Decreto scatterà il prematuro pensionamento del terzo conto energia, a far data dal 31 maggio, mentre al suo posto, con un altro nuovo decreto interministeriale, ovvero il quarto conto energia, proseguirà l’incentivazione del fotovoltaico.
La firma al decreto di definizione del neonato quarto conto energia doveva arrivare lo scorso 20 aprile, ma la sua definizione è slittata, o così sembrava, al penultimo giorno utile indicato dal Decreto Rinnovabili del marzo 2011, ovvero al 29 aprile. Anche questa volta però l’episodio si è chiuso con niente di fatto in ragione delle forti divergenze di vedute tra il ministro Prestigiacomo e il ministro Romani circa i tempi di erogazione della tariffa incentivante.
Il nodo parve essere la proposta avanzata dal ministro Prestigiacomo di corrispondere gli incentivi, il cui importo diminuisce nel nuovo decreto gradualmente di mese in mese, sulla base della data del rilascio della certificazione di fine lavori invece della data in cui ci si allaccia alla rete.
Alla conclusione del caso, che ha visto la riappacificazione dei Ministri, si è arrivati con il raggiungimento di un accordo, facendo partire gli incentivi dal momento in cui i nuovi impianti fotovoltaici saranno allacciati alla rete elettrica, ma prevedendo un indennizzo per chi vedrà installati in ritardo i propri impianti.

 

 

  • I CONTENUTI

Andando a leggere i contenuti del 4° Conto Energia si vede che mira a premiare gli impianti sotto il MW realizzati su coperture residenziali e industriali con una serie di bonus: bonifica dall’amianto, innovazione tecnologica, realizzazione di impianti su edifici pubblici o su siti a basso pregio come discariche e cave. Viene inoltre erogato un bonus particolarmente generoso qualora gli impianti siano realizzati con componenti almeno del 60% di produzione europea.
Il ridimensionamento degli incentivi sarà graduale facendo riferimento all’evoluzione a medio termine. La lettura che quindi ne viene dal Decreto non è proprio semplice e può sembrare un complicato esercizio finanziario. La logica è quella di riposizionare le tariffe verso una decrescita costante senza che ci siano maggiori costi per lo stato.

  • NUOVO REGIME DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCENTIVI

Il testo elimina ogni limite alla produzione con un nuovo sistema di regolazione automatica del livello degli incentivi in relazione alla potenza installata che entrerà a regime a partire dal 2013. Nel periodo transitorio è prevista una decrescita progressiva per allineare il nostro Paese ai livelli comunitari e la salvaguardia degli investimenti in corso. Inoltre un tetto di spesa massima ed un registro tenuto dal Gse solo sui grandi impianti (superiori a 1 mw su tetto e 200kw a terra), consentiranno di limitare i fenomeni speculativi. La tariffa percepita viene determinata dal momento dell’entrata in esercizio dell’impianto, con la garanzia del rispetto dell’iter di connessione da parte del gestore di rete, in conformità con i tempi e le relativi sanzioni previste dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Con questo nuovo sistema si prevede di raggiungere la grid parity – e cioè la competitività della tecnologia – già al 2017.
Per quanto riguarda le tariffe incentivanti nel 2011 il decremento degli incentivi sarà mensile, mentre nel 2012 tornerà semestrale. Dal 2013 invece le tariffe incentivanti saranno onnicomprensive, mentre per l’autoconsumo varrà un premio.
Sempre a partire dal 2013, la riduzione delle tariffe sarà collegata alla potenza complessiva del nuovo installato: più impianti si collegheranno in rete, maggiori saranno i tagli. Per gli impianti su edifici oltre il megawatt e quelli a terra con potenze superiori ai 200 chilowatt (grandi impianti), a partire dal 1º settembre del 2011 e per il 2012 vigerà l’obbligo di iscrizione in un registro preliminare (art. 8) per l’accesso agli incentivi e vi saranno limiti di spesa collegati a obiettivi di potenza.
Senza tetto di spesa alcuno nel 2011 e 2012, invece, gli impianti con potenze minori di quelle citate, che andranno tuttavia a intaccare il limite di spesa annua massimo indicato in 6-7 miliardi di euro. Partendo dal calcolo del Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. e considerando l’insieme degli impianti collegati in rete entro il 2010 e dell’intero salva-Alcoa, si prevede che la spesa annua si attesterà a 3-3,5 miliardi di euro l’anno per almeno 7 gigawatt di potenza.

  • BONUS PRODUZIONE UE

Il decreto prevede una serie di strumenti per rafforzare e potenziare la filiera industriale italiana attiva nella produzione di impianti fotovoltaici, quali premialità per le installazioni finalizzate alla sostituzione di amianto, per la realizzazione di impianti in aree da bonificare o soggette a recupero ambientale e per i moduli su barriere fonoassorbenti.
Sono quindi state confermate le strutture e tariffe della bozza presentata alle Regioni nelle scorse settimane. Tra le novità introdotte quella di un premio pari al 10% della tariffa spettante nel caso in cui oltre il 60% del valore della componentistica utilizzata venga considerata prodotta nell’Unione Europea.
Sono stati raggiunti obiettivi importanti e migliorativi per il mercato: l’innalzamento della potenza incentivabile da 8.000 MW a 23.000 MW. Considerando quindi gli incentivi previsti per i prossimi mesi il mercato italiano risulta ancora molto attraente.