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SARTOR: SI INTRAVEDE LA RIPRESA, ORA IL NUOVO GOVERNO EVITI PASSI FALSI IN MATERIA FISCALE

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24/05/2006SARTOR: SI INTRAVEDE LA RIPRESA, ORA IL NUOVO GOVERNO EVITI PASSI FALSI IN MATERIA FISCALE_x000D_
Avanti piano: per i prossimi anni, l’economia veneta dovrebbe ispirarsi a questo motto. Crescerà, ma non tumultuosamente. Comunque, crescerà, lasciandosi alle spalle il lungo periodo di stagnazione, che sembra volgere al termine. Queste le prospettive per l’andamento economico regionale, in base all’indagine periodica che il Centro Studi Sintesi e l’Ufficio Studi della Confartigianato del Veneto realizzano, prendendo in esame una mezza dozzina di parametri, dagli investimenti ai consumi delle famiglie, all’ import e all’export: "Complessivamente, le prospettive permettono di essere cautamente ottimisti -commenta Vendemmiano Sartor, presidente della Confartigianato del Veneto- Finalmente! Ma tutto potrebbe venire compromesso, perché non siamo di fronte certamente ad una ripresa vigorosa. Ad esempio, se il Governo farà l’errore di aumentare i contributi previdenziali degli autonomi per fare cassa, si rischia di vanificare ogni prospettiva di sviluppo. E poi c’è l’incognita del costo delle materie prime, dell’ energia… Perciò, siamo ottimisti, ma con molta cautela"Quest’anno, secondo l’indagine della Confartigianato del Veneto, il Pil regionale dovrebbe crescere di 1,3 punti percentuali, mantenendo sostanzialmente inalterato il trend fino al 2008. In media con il resto del Nord Est, un po’ sopra la media nazionale.Gli investimenti, è noto, sono tra i più attendibili indicatori dell’ andamento di un’economia. Bene, in Veneto quelli per macchinari ed impianti aumenteranno, stando alle previsioni, di 2,1 punti quest’anno, 1,9 nel 2007 e 2,9 nel 2008. Non è un granché, ma molto meglio degli anni scorsi. Andamento irregolare, invece, per gli investimenti in costruzioni e fabbricati: quest’anno dovrebbero crescere di 4,5 punti, per flettere di 0,3 l’anno prossimo e tornare in terreno positivo (più 1,2%). Quanto ai consumi delle famiglie, quest’anno cresceranno poco, più 0,7 per cento. Andrà meglio nei due anni successivi, con un aumento di 1,6 punti nel 2007 e di 1,5 nel 2008. Insomma, i veneti manterranno il loro attuale livello di benessere. A confermarlo c’è la previsione sull’ andamento dell’ occupazione: dal 44 per cento attuale, arriverà nel 2008 al 44,1, mentre la disoccupazione scenderà dal 4,2 al 4,1 per cento.Non mancano, in questo scenario sostanzialmente positivo, elementi di preoccupazione. Ad esempio, le importazioni dovrebbero continuare a crescere più delle esportazioni, arrivando quasi ad azzerare il saldo attivo della bilancia regionale. "Inoltre, tutti i dati in nostro possesso dicono che, pur all’interno di un quadro di ripresa, l’artigianato rischia di essere il settore più penalizzato, quello che paga il conto della globalizzazione e della sfida competitiva -commenta Sartor- E’ una tendenza già in atto. Per evitare che l’artigianato venga pesantemente ridimensionato, occorreranno provvedimenti mirati. Sarà importante, ad esempio, quello che deciderà il Governo a proposito della ripartizione del cuneo fiscale. Inoltre, lo ribadisco, ritocchi immotivati alle aliquote previdenziali avrebbero ripercussioni estremamente negative. E’ bene ricordare, a questo proposito, che la previdenza degli artigiani cammina sulle proprie gambe, non contribuisce al deficit dello Stato. Il deficit che esiste, ha cause precise, rispetto alle quali i provvedimenti devono essere mirati, coerenti". Previsioni Prometeia 2006