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NASCE IL NUMERO UNICO PER I TAXI DEL VENETO

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27/10/2006NASCE IL NUMERO UNICO PER I TAXI DEL VENETO_x000D_
Una svolta, sia per la qualità del servizio, che per l’immagine del Veneto.Un’iniziativa semplice, ma in grado di dare risposte concrete ai cittadini e ai clienti.Si tratta del "numero unico taxi veneto" promosso da sei cooperative di taxista (450 autovetture) che fanno capo alla Confartigianato e alla Cna.Un numero di telefono breve, senza prefisso, messo a disposizione dell’utente, che da un qualsiasi telefono (fisso o cellulare) all’interno del territorio regionale, verrà indirizzato automaticamente al servizio taxi più vicino (alla stregua di un numero di telefono di soccorso 112, 118, etc.). In questo modo, i cittadini residenti nei paesi più lontani dagli agglomerati urbani, raggiunti dal "numero unico regionale", potranno accedere ad un servizio fino ad ora ritenuto fuori dalle loro possibilità.Attraverso tale strumento, inoltre, verranno fornite informazioni, preventivi di spesa, modalità di trasporto, notizie relative al servizio, in modo da mettere l’utente nelle condizioni di valutare tutte le opportunità nel territorio, raffrontando costi, tariffe, orari e offerte.E’ anche previsto inserimento del "numero unico" nel portale turistico regionale attraverso un link, rendendo il servizio internazionale, di facile accesso e soprattutto unico nelle tariffe, prezzi, orari, disponibilità.Tale novità avrà anche un immediato ritorno di immagine per il veneto, in un momento particolarmente difficile per l’economia turistica."Questa – spiega Alessandro Nordico, Presidente dei taxista di Confartigianato del Veneto – è una risposta concreta agli stimoli e alle indicazioni che il Governo ha voluto farci pervenire attraverso il recente "decreto Bersani". Vogliamo far crescere le imprese del settore da ogni punto di vista: economico, qualitativo, di efficienza, di organizzazione e diversificazione attraverso una maggiore integrazione, messa in rete ed aggregazione di tutti i soggetti interessati"."E’ importante sottolineare – aggiunge Paolo Parenti, responsabile taxi della Cna regionale – che questa è la prima iniziativa del genere in Italia. Sicuramente anticipa altri progetti, proprio per il fatto che l’idea è maturata nel corso degli anni a seguito della particolare condizione legislativa e di mercato del Veneto che hanno consentito una visione moderna e dinamica dell’attività".Scheda servizio