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STRISCIA BIANCOROSSA: GUBBIO, VIETATO SBAGLIARE

Che la trasferta a Gubbio di questo sabato 14 sia considerata una tappa decisiva lo dimostra il fatto che il Vicenza vi giungerà direttamente dal ritiro, deciso dopo la batosta (0-3) rimediata in casa con la Juve Stabia. Non è solo la situazione di classifica a preoccupare, ma la condizione mentale e fisica di una squadra che nell’ultima apparizione al Menti è parsa spenta, demotivata, priva di idee di gioco. Non mancano le attenuanti, sia chiaro, prima su tutte la catena di infortuni che ha colpito il centrocampo (prima Paro, poi Pinardi e Rigoni) costringendo i due tecnici Beghetto e Zanini a improvvisare soluzioni d’emergenza, come l’impiego del rientrante ma ancora acciaccato Soligo o l’utilizzo di tre difensori in ruoli non propri, però quel che è mancata è stata l’animosità, la carica agonistica.

Intanto il numero delle partite da giocare (otto) si riduce, così come la tranquillità.
Serve una reazione immediata per salvare una stagione che conservi il Vicenza nel calcio che conta, premessa indispensabile anche per il futuro societario e per le trattative in vista di un passaggio di proprietà. Il ritorno di Tiziano Cunico nel Consiglio di Amministrazione biancorosso va visto proprio nell’ottica di una intensificazione dei rapporti con potenziali nuovi soci, ma la premessa indispensabile è il mantenimento della categoria. Una risposta che può dare solo il campo.