ALBO ARTIGIANI: SUPERATA QUOTA 147MILA IMPRESE. NEL 2006, 686 IMPRESE ARTIGIANE IN PIU’ NELLA NOSTRA REGIONE
01/03/2007ALBO ARTIGIANI: SUPERATA QUOTA 147MILA IMPRESE. NEL 2006, 686 IMPRESE ARTIGIANE IN PIU' NELLA NOSTRA REGIONEUn saldo positivo di 686 unità!Questa la performance dell'artigianato regionale nel 2006: grazie a questo ulteriore aumento (la crescita dura, ininterrotta, dal 1996, quando le aziende erano 129 mila), si arriva a superare la soglia delle 147 mila ditte artigiane in regione (precisamente 147.514), il massimo di tutti i tempi. Dai dati, pur positivi, emergono però elementi di forte perplessità sullo stato di salute del comparto, e di alcuni settori in particolare. "L'incremento registrato in Veneto, pari allo 0,5% su base annua in base ai dati Infocamere preoccupa per diverse ragioni -commenta il presidente della Confartigianato del Veneto, Vendemiano Sartor- Primo: siamo per il secondo anno si seguito al di sotto della media nazionale; ben 11 regioni hanno fatto meglio del Veneto in termini percentuali. Secondo: la crescita di 686 aziende dimezza la performance del 2005 (erano state quasi 1.200) per non parlare delle 2.045 nuove imprese del 2004. Terzo viene confermata anche nella nostra regione una eccessiva edilizia-dipendenza dell'artigianato. In Veneto il settore delle costruzioni l'anno scorso ha registrato un saldo positivo di poco meno di 2mila aziende, "coprendo" il calo degli altri settori. Inoltre, non ci sono segnali di inversione di tendenza per tessile abbigliamento e legno, settori purtroppo ancora schiacciati da un sistema economico e di regole che assolutamente non premia chi porta il peso delle difficoltà, delle contingenze precarie, della crisi di un modello. Ma a preoccuparci è soprattutto la sofferenza dell'area dei servizi. Il ritardo nel rilancio dell'economia italiana e mondiale, l'acuirsi del pessimismo nei consumi, i preoccupanti segnali inflattivi, hanno certamente penalizzato le aziende del terziario venete nel corso del 2006. Non mancano, comunque, segnali interessanti. Spiega Sartor: "Ad esempio, frena il calo delle imprese nel manifatturiero (solo -0,6%), grazie soprattutto ad alimentare e meccanica. E, ovviamente, è positiva la crescita delle aziende dell'edilizia, che registrano un ottimo +3,4%. Infine, i segnali per il nuovo anno, sono incoraggianti e fanno ben sperare per settori che, come dimostrano una volta di più i dati di fine anno, sono un importante volano dell'economia regionale".Tabella con dati Movimprese