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METALMECCANICA: L’ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI COSTABISSARA VINCE IL PROGETTO NARCISO

Luca Bertacche al momento della premiazione
Luca Bertacche al momento della premiazione

La commissione istituita dalla categoria Metalmeccanica per valutare i 1.500 elaborati realizzati dai ragazzi delle Scuole Medie della provincia di Vicenza non ha avuto alcun dubbio: all’unanimità Luca Bertacche, della 3ª A della Media di Costabissara, è stato ritenuto il vincitore del Progetto Narciso.

 

Iniziativa giunta alla sua settima edizione, è rivolta all’orientamento professionale e a diffondere la cultura d’impresa tra le nuove generazioni mettendole a diretto contatto con aziende della metalmeccanica. Anche quest’anno l’adesione è stata massiccia: al progetto hanno partecipato ben 1920 allievi di 32 scuole medie tra capoluogo e provincia, ospitati da 26 aziende.
Il concorso promosso dalla Categoria Metalmeccanica di Confartigianato Vicenza in collaborazione con la Camera di Commercio di Vicenza, nell’ottica di un sempre maggiore avvicinamento tra mondo dell’impresa e mondo della scuola, si fonda sulle visite in ditte del settore, dove l’imprenditore accompagna i ragazzi e illustra loro le caratteristiche dell’attività che vi viene svolta. Seguite poi da un impegno degli studenti a redigere una relazione sull’esperienza compiuta.
Grazie alla relazione di Luca Bertacche, la sua scuola di appartenenza si è aggiudicata 1000 euro.
Alla premiazione erano presenti, oltre al presidente di Confartigianato Vicenza Agostino Bonomo, il presidente Regionale della Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero,  il vicepresidente Nazionale Confartigianato Imprese Claudio Miotto e il presidente provinciale della Metalmeccanica Antonio Marcon.
«Avremmo voluto premiarne molti di questi ragazzi per l’impegno, la motivazione e lo slancio con cui hanno aderito al nostro progetto, ma una scelta doveva essere fatta – sottolinea Marcon -.  Rivolgo a tutti un sincero complimento per l’attenta analisi e l’approfondita riflessione che sono riusciti a fare sulla nostra realtà artigianale, ma anche sul difficile momento di crisi che stiamo vivendo. Si fa un gran parlare dell’estraneità al senso di responsabilità e di sacrificio delle nuove generazioni, ma quello che abbiamo letto nei loro testi ci incoraggia ad andare avanti e soprattutto a dimostrare che il mondo dell’artigianato può dare speranze ai loro sogni».