10MILA EURO DA CONFARTIGIANATO VICENZA AL FONDO “VICENZA PER MODENA”
La Giunta Provinciale di Confartigianato Vicenza, nell’ambito delle diverse attività a favore dei territori emiliani colpiti dal recente terremoto, ha deciso di versare un contributo diretto di 10 mila euro al fondo “Vicenza per Modena”, istituito dalle Istituzioni e associazioni di categoria vicentine. Il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo, annuncia l’ultima iniziativa, in ordine di tempo, che l’associazione ha deciso di promuovere a favore dei colleghi emiliani.
«Un altro gesto concreto da parte – e a favore di chi – sulla concretezza ha sempre creduto e contato, soprattutto nei momenti di difficoltà. Sono ancora vive in noi le immagini delle aziende vicentine colpite dall’alluvione».
«Capannoni danneggiati, imprenditori e lavoratori armati di badili per spalare il fango, come oggi i nostri colleghi emiliani impegnati a rimuovere le macerie. Ma oltre al danno immediato, visibile, tangibile, per quelle imprese c’era la preoccupazione delle commesse che non si sarebbero potute portare a termine, di quegli ordini che sarebbero rimasti inevasi. Allora altri colleghi tesero la mano agli imprenditori vicentini. Oggi tocca a noi offrire la possibilità continuare le lavorazioni interrotte nelle aziende danneggiate», aggiunge Bonomo.
Così, nell’ambito delle iniziative di solidarietà e supporto ai colleghi imprenditori colpiti dal sisma in Emilia Romagna, Confartigianato Vicenza ha preso anche contatti con i colleghi di LAPAM – Associazione Artigiani modenesi aderente a Confartigianato – per accordarsi sulle modalità di sostegno operativo per rispondere alle necessità dell’immediato.
«L’evidenza maggiore, oltre a quelle coperte dalle autorità e dalla protezione civile per gli aiuti ai cittadini – prosegue Bonomo-, è stata, infatti, la continuità produttiva in particolar modo nei settori meccanica, biomedicale, tessile, autotrasporto merci, agroalimentare e ceramica. Perciò LAPAM ha dato il via a un rilievo delle esigenze delle imprese e ci è stato richiesta l’eventuale disponibilità da parte dei nostri soci a completare cicli di produzione, mantenendo ovviamente le commesse in capo alle imprese emiliane».