VENDEMIANO SARTOR, CONFARTIGIANATO DEL VENETO: “URGONO INTERVENTI A SOSTEGNO INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PICCOLE IMPRESE”
05/03/2008VENDEMIANO SARTOR, CONFARTIGIANATO DEL VENETO: "URGONO INTERVENTI A SOSTEGNO INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PICCOLE IMPRESE"Rallenta la crescita del fatturato medio dovuto all'export nelle PMI- In un triennio si è passati dal +5,5% del 2005 al +0,5% registrato nel 2007- Ulteriore riduzione prevista per il 2008 +0,3%Come vanno i settori?-bene l'alimentare, il metallo, l'elettronica ed il legno-bene l'inversione di tendenza del tessile abbigliamento Dove si esporta?-Crescono i mercati dell'Est-Europa, quelli Medio-Orientali e dell'Africa -Molto debole in "made in veneto" verso gli USA Con il 2008 rischia di fermarsi la crescita del fatturato medio dovuto all'export delle imprese artigiane; siamo ancora in "campo" positivo, ma i ritmi sono molto meno sostenuti che in passato. Lo prevede un'indagine della Confartigianato del Veneto, condotta su un panel di imprese manifatturiere della regione con meno di 9 addetti.L'anno scorso si è concluso, per le piccole imprese del Veneto, con un incremento dell'export di appena 0,5 punti percentuali. Valore che quest'anno scenderà ulteriormente a +0,3%. A trainare le esportazioni, l'anno scorso, sono stati soprattutto i prodotti alimentari (+44,4 il saldo tra opinioni di crescita e di flessione). Bene anche i mobili (+26,7), i prodotti elettrici ed elettronici (+33,3) e i prodotti metallici (+35). Il mercato americano è stato, l'anno scorso, quello meno ricettivo, con un saldo tra andamenti positivi e negativi di appena +1,5. Saldi positivi superiori a 40 invece per Asia, Africa e U.E. a 15 Paesi.Quanto al 2008, l'espansione delle esportazioni avverrà soprattutto grazie ai prodotti elettrico-elettronici (il cui saldo di opinione e nettamente positivo, con +50) e di metallo (+70), mentre alimentare e tessile resteranno al palo; così come resterà al palo, come destinazione, l'area del dollaro, per la quale si prevede una crescita nulla. Aumenti significativi invece si registreranno per Africa (più 43), Medio Oriente e Asia (più 40) e U.E a 15 Stati (più 44,7)."Siamo veramente preoccupati -commenta Vendemiano Sartor, Presidente Confartigianato del Veneto- per questo trend in calo dell'export delle nostre imprese, che per giunta prosegue da ben tre anni e che quindi solo in parte può essere spiegato dal recente forte apprezzamento dell'euro nei mercati monetari internazionali. E' oramai consolidato che, sia pur alle prese con mercati estremamente difficili, le piccole imprese che esportano godono di migliore salute di quelle che hanno per proprio orizzonte il solo mercato nazionale. Dalla nostra indagine emerge ad esempio che mentre i fatturati di quelle che operano esclusivamente sul mercato locale sono calati dello 0,7%, l'anno scorso, quelle che esportano hanno registrato un aumento di 3,3 punti; e per quest'anno l'incremento di fatturato delle aziende che guardano all'export dovrebbe essere doppio rispetto alle altre. La saturazione del loro mercato quindi è un campanello d'allarme a cui va posto rimedio quanto prima. Ad esempio i due milioni di euro messi a bilancio dalla Regione per l'internazionalizzazione sono una cifra cospicua rispetto al passato ma poca cosa rispetto alle reali esigenze. Serve un progetto di ampio respiro che coinvolga tutto il sistema imprenditoriale regionale in una azione sinergica: per questo compito molto ci aspettiamo dalla costituenda "Veneto Internazionalizzazione" che ci auguriamo veda al più presto la luce".Tabella con dati Confartigianato