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GUIDA 2008 “METTI IN TAVOLA I GRANDI VENETI” E LA BRIOCHE? C’E’ ANCORA… IMPARIAMO A RICONOSCERLA!

17/03/2008GUIDA 2008 "METTI IN TAVOLA I GRANDI VENETI" E LA BRIOCHE? C'E' ANCORA… IMPARIAMO A RICONOSCERLA!Si terrà martedì 18 marzo, a partire dalle 19.00, al Wigwam circolo di campagna di Arzarello (Piove di Sacco) un doppio appuntamento targato Confartigianato del Veneto. La serata inizierà con la presentazione della guida 2008 "Metti in tavola i grandi Veneti" a cura dell'autore, il giornalista Franco Mignon accompagnato per l'occasione dai colleghi Alfredo Pelle e Toni Grossi, per proseguire con confronto d'eccezione tra le brioche artigiane e quelle surgelate, spacciate per fresche. Un vero e proprio brioche-tour in compagnia del maestro pasticcere Maurizio Mazzari, delegato della categoria all'Unione Provinciale Artigiani Padova La guida metti in tavola i grandi veneti 2008Con il 2008 la guida Metti in tavola i Grandi Veneti giunge al suo sesto anno di vita. Una guida, o forse è più appropriato parlare di un libro, che racconta il gusto e le tradizioni del Veneto e dà spazio ai viaggi intelligenti tra castelli e cantine, tra malghe, montagne e borghi medievali della nostra regione. Tra le novità, Il Giro del Veneto sulla Ducati Campione del Mondo e Il Veneto a Cavallo, lungo il Piave e il Brenta. La Confartigianato del Veneto propone una nuova galleria di artigiani del gusto e il carnet delle feste lungo una cinquantina di pagine: una vera cascata di idee-regalo, di proposte e di cose buone per ogni occasione. C'è turismo, entra in campo anche lo sport, ma la Guida 2008 resta soprattutto un libro sul gusto e le tradizioni della regione. Storie curiose di uomini che esaltano la buona tavola veneta. Simpatica la definizione del giornalista-scrittore Paolo Ziliani: "Gustatevi questo libro, è come una stufetta che, senza accorgervi, vi riscalda l'anima".La brioche? C'è ancora.. impariamo a riconoscerla!Non tutte le brioches sono uguali. Su questo nessun dubbio. D'altra parte la verifica di tale diversità è sotto gli occhi (anzi i palati) di tutti quelli che abitualmente si rivolgono al bar o alle pasticcerie per l'ormai consueta colazione fuori casa. Naturalmente c'è anche chi si lamenta, perché le brioches in questione non rispondono più ai canonici requisiti di freschezza e qualità. Oggigiorno gli esercizi hanno imboccato due strade diverse: una ha portato all'utilizzo massiccio di prodotto surgelato (destinato soprattutto alle rivendite, come di fatto sono la maggior parte dei bar); l'altra ha cercato di privilegiare la qualità dell'offerta, soprattutto puntando sugli ingredienti. Certo che la qualificazione degli ingredienti di base comporta anche una levitazione dei costi, che tuttavia non incide in modo determinate sul prezzo al pubblico. Per evitare di essere "imbrogliati" tocca quindi ai consumatori imparare a riconoscere le differenze a saper scegliere tra quegli esercizi che servono brioche tenute in frigorifero e quelli invece che si affidano alla qualità sfornata ogni mattina.La degustazione comparativa sarà certamente d'aiuto.