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CROLLA IL PIL VENETO: -0,1% NEL 2008 RISPETTO AL +1,8% DELLO SCORSO ANNO

21/11/2008CROLLA IL PIL VENETO: -0,1% NEL 2008 RISPETTO AL +1,8% DELLO SCORSO ANNOLa crisi è grave, ma uscirne si può. Anche perché le previsioni delle piccole imprese, per l'andamento economico, non sono catastrofiche: secondo i "piccoli" l'anno prossimo il PIL Veneto potrebbe calare solo dello 0,2%, più una stagnazione che una recessione. Andamento analogo per i consumi delle famiglie, mentre gli investimenti dovrebbero flettere del 2,8%. Questo il "sentiment" delle piccole imprese del Veneto, come emerge da un'indagine sugli "Scenari Economici di Previsione" della Confartigianato regionale, elaborata su dati Prometeia."Se guardiamo avanti, e puntiamo su alcuni provvedimenti mirati, ce la possiamo fare" commenta il presidente di Confartigianato del Veneto, Claudio Miotto.Quali provvedimenti? Tre, soprattutto: la sterilizzazione degli studi di settore, la costituzione di fondi infruttiferi presso le banche, l'estensione alla cigs  a tutti i settori dell' artigianato.Condividendo le azioni già promosse sul territorio dalle associazioni Confartigianato di Treviso, Belluno e Venezia, il Consiglio Generale della Confartigianato regionale, che si è riunito ieri, ritiene essenziale la sterilizzazione degli studi di settore, tramite il congelamento degli accertamenti. Un provvedimento "dovuto" per evitare che gli studi siano uno strumento "miope" per l'accertamento fiscale in una fase economica critica, che potrebbe far diminuire i ricavi delle imprese nel corso del 2009 fino al 50%. In alternativa si chiede la reintroduzione della pianificazione fiscale concordata, vale a dire lo strumento che permettere alle imprese di definire con il Fisco il quantum dovuto. In tal modo, i contribuenti che ritengono la proposta del fisco rispettosa della propria capacità contributiva aderirà alla pianificazione fiscale concordata e sarà completamente al riparo da qualunque accertamento, fruendo inoltre di rilevanti semplificazioni amministrative e contabili. Mentre chi non riterrà idonea la proposta del fisco continuerà a calcolare il reddito in maniera analitica senza, però, che si determini alcun automatismo accertativo. "Da una crisi come questa non si esce soltanto usando la leva fiscale, anche se è essenziale. Occorre agire anche sulla liquidità delle imprese, e sul sostegno al reddito dei lavoratori -aggiunge Miotto- Perciò, sul versante credito proponiamo di recuperare l' esperienza molto positiva fatta proprio qui in Veneto una decina d'anni fa a supporto del settore moda: chiediamo alla Regione un intervento straordinario di riduzione degli interessi sui finanziamenti". Come? "Mettendo a disposizione dei Confidi un plafond da destinare alla costituzione e al mantenimento, presso le Banche, di appositi "fondi infruttiferi" che rendano possibile l'erogazione di  finanziamenti a tasso agevolato. Ad esempio, venti milioni di euro agevolerebbero almeno un migliaio di interventi da 50mila euro ciascuno. Ciò si rende necessario a fronte di tassi interbancario (oggi al 3,25%) e Euribor (oggi al 4,21) calati entrambi di oltre un punto percentuale in soli due mesi a cui però è seguito un innalzamento del tasso di interesse chiesto alla nostre aziende: per il medio/lungo siamo nell'ordine del 6,5%. Quasi tre punti percentuali di differenza che si spiegano solo con un innalzamento dello spred bancario (maggiori guadagni per gli istituti!) ma che rischiano di strozzare le nostre imprese". "Non è da sottovalutare poi -prosegue Miotto- che i Confidi potrebbero assicurare che il finanziamento agevolato sia accompagnato dal rilascio della propria idonea garanzia, in modo tale da facilitare anche l'accesso al credito bancario"."Rispetto agli strumenti di integrazione salariale -aggiunge Miotto- riteniamo quanto mai opportuno oltre al naturale rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in essere (CIGS in deroga), la loro estensione a tutti i settori dell'artigianato. Ma non solo. Sarebbe molto utile, in collaborazione con la Regione Veneto, prevedere l'erogazione della prestazione economica ai lavoratori direttamente dall'INPS sollevando le imprese già in sofferenza finanziaria dall'anticipo".Di fatto tre interventi chiari, precisi circostanziati."Ovviamente -conclude Miotto- tutto il Consiglio Generale si è detto in sintonia anche con molti provvedimenti già in programma da parte del Governo, sollecitandone una celere approvazione. In particolare: la deduzione totale degli interesse passivi per investimenti, la rateizzazione degli acconti di imposta, il versamento IVA all'atto del pagamento della fattura, l'abbattimento dei premi INAIL e la compensazione debiti e crediti verso la Pubblica Amministrazione. Sono tutti elementi che inciderebbero non poco nella disponibilità di liquidità delle oltre 140mila imprese artigiane venete".