ALESSANDRO NORDIO (TASSISTI DI CONFARTIGIANATO VENETO): LA DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE FA PROPRIA LA NOSTRA PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STUDIO DI SETTORE
12/12/2008ALESSANDRO NORDIO (TASSISTI DI CONFARTIGIANATO VENETO): LA DIREZIONE REGIONALE DELLE ENTRATE FA PROPRIA LA NOSTRA PROPOSTA DI REVISIONE DELLO STUDIO DI SETTORE Partire, in collaborazione con le aziende sul territorio, da una analisi di monitoraggio dei fattori strategici che condizionano i ricavi nelle aziende; redigere un rapporto preciso e puntuale nelle proposte; coinvolgere sui risultati la Direzione Regionale delle Entrate che, una volta analizzati e valutati gli elementi portanti, assume l'impegno di valutare la proposta di revisione dello strumento e attiva, sulle conclusioni, l'Osservatorio Regionale e la Direzione Centrale Accertamento Settore Governo dell'Accertamento e Studi di Settore.Un metodo nuovo, federalista, serio di affrontare gli studi di settore e portarli a rappresentare la realtà combattendone gli usi distorti. Un metodo che la Confartigianato del Veneto ha intenzione di perseguire in futuro per tutti i mestieri coinvolti dallo strumento fiscale.E non è un caso che questa prima esperienza di successo nasca dalla Confartigianato del Veneto e da una categoria come: i tassisti. Una professione che opera costretta tra molti vincoli, mancate aperture al mercato e nuovi strumenti fiscali."Siamo partiti dalla convinzione che la nostra è una attività particolare commenta Alessandro Nordio Presidente regionale Confartigianato Tassisti- che nasconde aspetti specifici e peculiari che ne fanno una professione unica nel suo genere. Siamo impresa, e quindi sottoposti a tutte le relative norme giuridiche, fiscali e ai connessi molteplici adempimenti burocratici e amministrativi. Dell'impresa poi sopportiamo il rischio economico, ma non abbiamo quella libertà di iniziativa economica caratteristica di ogni imprenditore. Infatti, svolgendo una funzione pubblica, siamo sottoposti a numerose prescrizioni sulle modalità di esercizio dell'attività"."Eravamo convinti che tutto ciò ci penalizzasse -prosegue Nordio- ma non avevamo dati certi ed inconfutabili. Informazioni che sono però emerse in tutta la loro crudezza dallo studio che abbiamo commissionato ed in cui si pone l'accento sulle numerose norme giuridiche dedicate alla categoria da un lato e l'applicazione degli studi di settore e delle metodologie di controllo dall'altro". "Non è nostro interesse -precisa Nordio- sottrarci ai controlli, anzi vediamo questi anche come un significativo momento di confronto con le istituzioni – ma conoscere meglio lo strumento, in modo da praticare un corretto utilizzo e combatterne gli usi distorti. A tal proposito, come Cooperativa artigiana Radiotaxi Mestre e Venezia, socia di RadioTaxi Veneto, società promossa da Confartigianato e Cna del Veneto, abbiamo organizzato il 20 novembre scorso a Mestre, un convegno di presentazione dei nostri risultati, per stimolare un confronto con l'Agenzia Regionale delle Entrate presente per l'occasione con un alto dirigente. Una mossa vincente che oggi ci ha portato ad acquisire una condivisione di massima sulla fondatezza dei numeri e sulle questioni sollevate". "Partirà ora un serrato confronto sia a livello regionale in seno all'Osservatorio che ai tavoli nazionali -conclude Nordio- che sono convinto porteranno a modifiche utili sotto diversi aspetti: il costo del carburante aumentato in modo vertiginoso e non riversato sul cliente in quanto le tariffe applicate sono obbligatorie e, approvate per ciascun comune, in anni precedenti;la percorrenza chilometrica annua che oggi non tiene in debito conto i chilometri percorsi a vuoto (ad esempio quando il taxi è l'unico mezzo di trasporto di proprietà); le tariffe comunali , sovente non aggiornate o adeguate con anni di ritardo dalla P.A. che possono penalizzare aziende simili ma ubicate in aree diverse; la selezione delle imprese ai fini della funzione di ricavo che rischia di penalizzare fortemente le ditte marginali ;ed infine il mantenimento della natura di presunzione semplice per gli Indicatori di Normalità Economica e che la loro applicazione venga se possibile supportata da ulteriori elementi di prova prodotti dall'ufficio accertatore.