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STRISCIA BIANCOROSSA: PRIMA IL SASSUOLO, POI DUE SCONTRI DIRETTI

Visto che nemmeno il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto sognare un doppio successo esterno su campi difficili come quello del Verona e quello del Brescia (espugnato la scorsa settimana grazie all’eurogol di Brighenti), non resta che confidare nel vecchio proverbio secondo il quale “non c’è due senza tre” attendendo – questo sabato 23 al Menti – lo schiacciasassi Sassuolo capolista.

Se anche in questo caso il Vicenza riuscisse a far punti, si completerebbe nel migliore dei modi un trittico “impossibile” attorno al quale fare svoltare il campionato, specie considerando gli impegni successivi con dirette rivali, vale a dire il Grosseto (da affrontare in trasferta nel turno infrasettimanale di martedì 26) e il Bari (che arriverà al Menti nel posticipo di lunedì 4 marzo), appuntamenti tanto insidiosi quanto decisivi.
Sono due, a questo punto, le considerazioni da fare dopo i blitz nel derby del Bentegodi e al Rigamonti bresciano. Da un lato, il fatto che un’accoppiata di risultati così squillanti non abbia ancora schiodato i biancorossi dal terz’ultimo posto in classifica, segno di quanto in basso si era scesi dopo le infauste partite di dicembre e gennaio. Dall’altro, il fatto che questo è davvero un Vicenza diverso rispetto a quello dell’andata: gli inserimenti (in porta, in difesa, a centrocampo, in avanti) si sono rivelati azzeccati, così come appare appropriata la “cura Dal Canto” in fatto di manovra, posizioni in campo, spirito di squadra. Insomma, la rincorsa verso posizioni in cui ci si può giocare sul serio la salvezza è iniziata, e l’impresa appare possibile. Ma guai a distrarsi.