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CONFARTIGIANATO VICENZA: SEMINARIO ACCIAIO STRUTTURALE

acciaio

Si è recentemente svolto a Vicenza, presso il Centro congressi della Confartigianato di Vicenza, un seminario sul tema: “Acciaio Strutturale: la normativa in evoluzione. Come identificarlo, certificarlo e controllarlo attraverso le NTC e il CPR 305/2011”. L’incontro realizzato dall’Istituto Giordano in collaborazione con le categorie metalmeccanica ed edili della Confartigianato di Vicenza, ha come ricordato il Presidente metalmeccanica Ezio Zerbato, nel suo saluto, permesso di analizzare i centri di trasformazione dell’acciaio nelle norme tecniche per le costruzioni, gli aspetti relativi alla qualifica dei procedimenti di saldatura e il rilascio dei patentini come richiesto dalle Norme Tecniche per la Costruzione e dalla norme UNI EN ISO 3834, la marcatura CE delle strutture in acciaio: la Direttiva 89/106/CEE, il Decreto del Presidente della Repubblica 246/93 e il nuovo Regolamento Europeo 305/2011 sui prodotti da costruzione e infine, il decreto legge e la documentazione da richiedere in cantiere per il prodotto acciaio: accettazione del materiale e requisiti previsti dalla normativa. L’incontro che vedeva coinvolti anche gli iscritti all’ordine degli ingegneri, degli architetti e dei geometri, ha consentito ai numerosi presenti di chiarire dubbi e perplessità, organizzative ed operative, legate come spesso purtroppo accade in Italia, a circolari tecniche o a chiarimenti della Divisione tecnica del Ministero. Ricordiamo che si definisce Centro di trasformazione ed è quindi coinvolto da questi aspetti normativi, “un impianto esterno alla fabbrica e\o al cantiere, fisso o mobile, che riceve dal produttore di acciaio elementi base (barre o rotoli, lamiere o profilati, profilati cavi ecc.) e confeziona elementi strutturabili direttamente impiegabili in cantiere, pronti per la messa in opera o successive lavorazioni”. Quindi come ha spiegato il geom. R. Dellamotta dell’istituto Giordano, rientrano in tale definizione nel caso di officine di carpenteria metallica, coloro che ricevono profili e/o lamiere all’esterno di un cantiere, in un impianto che può essere fisso o mobile e lo lavorano (tagliano, calandrano, saldano, assemblano…) per la produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo, i centri di prelavorazione di componenti strutturali, le officine di produzione di carpenterie metalliche, le officine di produzione di elementi strutturali di serie (es. strutture portanti, scale esterne di emergenza, ecc.) e le officine per la produzione di bulloni e chiodi. Mentre coloro che ricevono direttamente in cantiere i profili e/o le lamiere e all’interno di questo cantiere lo lavorano (tagliano, calandrano, assemblano) non rientrano nella definizione di Centri di trasformazione. Non rientrano neppure coloro che costruiscono ringhiere, parapetti, scale metalliche da interno, scale a chiocciola ecc … , purché identificate e progettate come opere non strutturali.