E’ VENETO IL PRIMO ACCORDO APPLICATIVO DELLA RIFORMA SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI: “CONDIVISIONE E RAPIDITA’, FATTORI DECISIVI”
30/01/2009E' VENETO IL PRIMO ACCORDO APPLICATIVO DELLA RIFORMA SUGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI: "CONDIVISIONE E RAPIDITA', FATTORI DECISIVI" Una volta ancora il sistema di relazioni sindacali esistente nel comparto artigiano veneto è apripista negli accordi a livello nazionale. Poche ore fa, in via Volta 38 a Marghera, la Confartigianato del Veneto assieme alle altre Organizzazioni artigiane ed ai Sindacati dei lavoratori hanno sottoscritto il primo accordo applicativo della legge 2/09 sugli ammortizzatori sociali che riguarda gli apprendisti del settore edile."Condivisione, rapidità e consuetudine al dialogo sono la migliore ricetta anti-crisi -commenta soddisfatto Claudio Miotto, Presidente di Confartigianato Veneto- le ottime relazioni sindacali che abbiamo da anni coltivato nella nostra regione ci hanno permesso di intervenire subito, il giorno dopo della conversione in legge della DL 185, per poter adeguare il sistema di integrazioni esistenti a favore degli apprendisti sospesi per mancanza di lavoro alle previsioni della nuova legge". L'accordo è stato attivato nonostante l'assenza del Decreto Ministeriale applicativo, in maniera di fornire un quadro di regole certe ad aziende e dipendenti del comparto artigiano. Sono numeri importanti: oltre 12.000 le imprese artigiane venete edili con dipendenti che hanno in forza mediamente almeno un apprendista per azienda. "Le parti -prosegue Miotto- hanno anche previsto di attivare una nuova prestazione mutualistica a carico delle Casse Edile Artigiane (CEAV e CEVA) destinata agli apprendisti licenziati. Si tratta di nuove forme di tutela destinate a coprire i più deboli, i "non garantiti" che seguono del resto, le linee dettate dalla Regione nel suo recente documento sulle linee guida per affrontare la crisi, presentato nei giorni scorsi alle Parti Sociali"."Anche nel caso del documento regionale -conclude Miotto- mi preme sottolinearne la rapidità e la prontezza tutte "venete". Entrambi elementi decisivi per trovarsi pronti (questione di giorni) all'appuntamento con l'assegnazione dei fondi governativi (un miliardo in tutto) destinati a fronteggiare la crisi.che ci permettano di mettere in atto strumenti di intervento che agiscano a due livelli: quello riguardante le imprese, la loro capacità di rispondere adeguatamente alla crisi e quello dei lavoratori, ai quali occorre garantire sicurezza, incentivi al sostegno del reddito, formazione integrata e continua, misure efficaci di reimpiego".Le linee guida che saranno sottoscritte da Regione e parti sociali riguarderanno in particolare il tema dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali, con riferimento dell'estensione delle tutele, dell'utilizzo ottimale degli strumenti ordinari e straordinari, la "coerenza" nella valorizzazione dei vari interventi, il sostegno e il rilancio delle imprese., le politiche attive del lavoro e la prevenzione degli abusi.Viene anche preso in considerazione il tema delle linee operative per un politica di "workfare regionale" (l'ambito dell'occupazione e più in generale del mercato del lavoro).