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PRESENTAZIONE DEL DISCIPLINARE PER LA PASTICCERIA

07/04/2009PRESENTAZIONE DEL DISCIPLINARE PER LA PASTICCERIAProvare per credere: un dolce artigiano è proprio un'altra cosa. Non occorrono grandi analisi o palati sopraffini: basta recarsi in una pasticceria artigiana o in un buon panificio, acquistare un dolce uscito da poco dal forno e assaggiare. La diversità rispetto, tanto per citare un caso, all'identica tipologia di "prelibatezza" comprata in un market è palpabile, anzi gustabile.La fonte di tale palese diversità sta fondamentalmente in due caratteristiche: gli elementi di base e l'abilità artigiana.Data per scontata (o variabile) la seconda, l'attenzione nello specifico si è rivolta alla qualità delle componenti. Una questione di fiducia, si potrebbe dire, confidando, appunto, nella correttezza dei pasticceri artigiani, nella loro volontà di mantenere fede a propositi e tradizioni.Ma da oggi il consumatore può contare in una garanzia in più. Si tratta di una "certificazione", sulla base di un disciplinare riguardante appunto "gli ingredienti dell'artigianalità",  rilasciata dal CSQA (uno dei più importanti Enti di certificazione, che opera a livello internazionale nei settori dell'agroalimentare), che attesta che l'azienda in questione nel realizzare i propri prodotti si attiene ad alcune scelte che garantiscono la qualità dei prodotti."Il "disciplinare" -ha spiegato Giacomo Deon presidente nazionale oltre che regionale di categoria della Confartigianato- parte da una premessa di fondo: "l'impresa artigiana si distingue nettamente dall'industria grazie ad una serie di fattori che definiscono le distanze da un tipo di produzione seriale e standardizzata in favore della produzione unica e nel contempo fortemente diversificata" che qualifica il lavoro dell'artigiano. Per questo le materie prime utilizzate dagli artigiani stessi "devono necessariamente possedere standard qualitativi elevati per rispondere alle esigenze peculiari di queste lavorazioni". La scelta degli elementi di base, dunque, diventa un "supporto fondamentale su cui poggiare la qualità del prodotto finito", un valore aggiunto, "legato a saperi e tradizioni antiche ma capace di innovarsi nel tempo"."La finalità del "disciplinare di produzione" -ha precisato Claudio Miotto presidente della Confartigianato del Veneto- è quindi quella di "tutelare le caratteristiche del prodotto artigiano nell'ambito dolciario" e tra l'altro "rendere tale prodotto chiaramente riconoscibile e distinguibile agli occhi" (anzi al gusto) dei consumatori. Per questo il documento contiene un elenco delle preparazioni di base da cui derivano i prodotti di pasticceria (dalla pasta sfoglia ai vari tipi di crema) e l'insieme degli ingredienti caratterizzanti,  propri della tradizione (dal burro, alle uova, al latte)".Non mancheranno ovviamente i controlli, in capo al CSQA, che riguarderanno tutte le aziende che avranno aderito al "disciplinare". Potenzialmente sono interessate quasi 4000 imprese artigiane della nostra regione.Insomma, da oggi, per avere una garanzia in più sulla qualità del prodotto dolciario, oltre che sulla consuetudine e la fiducia nel pasticcere, il consumatore potrà contare anche su il rispetto  del "Disciplinare" al quale dovranno attenersi tutte le aziende che avranno aderito all'iniziativa e che, come si dice in questi casi, esporranno in bella vista il marchio "Gli ingredienti dell'Artigianalità" di Confartigianato del Veneto.L'incontro di presentazione del disciplinare, che si è tenuta stamani all' Hotel Sheraton di Padova alla presenza dell'Assessore regionale alla sicurezza alimentare Elena Donazzan, al direttore della Direzione Artigianato della Regione Veneto dr. Vittorio Scrocco e al direttore di Unioncamere del Veneto dr. Gianangelo Bellati, è stata occasione per la consegna ufficiale delle prime quattro certificazioni di conformità già ottenute in Veneto: Andrea Zanin ( titolare della pasticceria omonima di Mestre);Carlo Pozza (titolare della pasticceria da Venicio di Arzignano VI);Vasco Mazzari (titolare della omonima pasticceria di Padova) e Damiano Deon (titolare della Pasticceria Bellunese di Belluno).