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IVA PER CASSA: ESCLUSO QUASI IL 12% DELLE IMPRESE ARTIGIANE VENETE DEL MANIFATTURIERO

05/05/2009IVA PER CASSA: ESCLUSO QUASI IL 12% DELLE IMPRESE ARTIGIANE VENETE DEL MANIFATTURIERO Il nuovo regime dell'Iva per cassa introdotto dal decreto legge 185/08, ed entrato in vigore a fine aprile dopo la sua pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale», essendo applicabile per ora, solo ai soggetti con volume d'affari inferiore a 200 mila euro, resta una chimera per il 12% del manifatturiero artigiano veneto (oltre 5.400 imprese). Il dato emerge dall'ultima edizione dell'osservatorio sugli indicatori economici dell'artigianato del Veneto realizzato dall'ufficio studi della Confartigianato del Veneto e che elabora semestralmente le contabilità di oltre 11mila imprese che utilizzano i servizi delle Associazioni/Unioni provinciali."Il problema del pagamento dell'Iva al momento della riscossione -commenta Claudio Miotto, Presidente della Confartigianato del Veneto – è un principio di giustizia economica per il quale abbiamo lottato a lungo. Bene quindi che sia stato introdotto ma va esteso al più presto almeno alle operazioni effettuate nell'ambito di contratti di sub-fornitura, in quanto queste nostre imprese, fortemente legate ai committenti, hanno una concreta necessità di poter contare su questa  modalità di versamento"."Il nostro osservatorio sull'andamento economico delle imprese artigiane venete -prosegue Miotto- fa emergere chiaramente come il tetto dei 200.000 euro di fatturato,  escluda di fatto una "fetta importante" di quelle aziende artigiane che ne avrebbero più bisogno: quelle manifatturiere che operano conto terzi. Un impresa della meccanica su cinque, una su sette della Chimica e plastica, una su dieci dei comparti moda e del legno, non potranno spostare il versamento dell'imposta al momento dell'incasso". "Ci duole constatare -prosegue Miotto- che in questo momento in cui per le aziende conto-terziste denunciano un inasprirsi dei mancati pagamenti e dei fallimenti dei propri committenti, proprio a loro viene negata questa straordinaria opportunità di reperire risorse". "Resta comunque -conclude Miotto- il dato positivo di aver finalmente ottenuto un concreto "sollievo fiscale" che coinvolge potenzialmente un numero molto elevato di imprese artigiane del Veneto".