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CONFARTIGIANATO IMPRESE VENETO: ILVA, IL POSSIBILE BLOCCO DEGLI IMPIANTI DI TARANTO UN DRAMMA ANCHE PER LE PICCOLE IMPRESE MANIFATTURIERE VENETE

Lo stabilimento Ilva di Taranto, dicembre 2007 - Foto Mafe De Baggis

Pochi giorni di autonomia, poi l’ILVA chiuderà. È questo il drammatico annuncio dei dipendenti del colosso siderurgico pugliese che tra sequestri e stop agli impianti non ne vuol sapere di tornare a funzionare in modo normale nonostante il decreto dedicato espressamente al suo salvataggio.

«Uno stop che non mancherà di innescare un pericolosissimo effetto domino anche sulle nostre imprese artigiane». A denunciarlo Giuseppe Sbalchiero, presidente di Confartigianato Imprese Veneto che spiega: «Come già successo a fine 2012, il fermo degli impianti dell’ILVA di Taranto rischia di abbattersi pesantemente anche sulle nostre imprese che operano nei settori della carpenteria metallica, della lavorazione di lamiera fino a quelle specializzate nelle minuterie metalliche e nella componentistica. Molte infatti sono le piccole imprese manifatturiere venete che dipendono dall’ILVA per l’approvvigionamento delle materie prime. Negli ultimi mesi hanno già dovuto modificare la rete dei fornitori, ma nelle prossime settimane la situazione rischia di diventare davvero drammatica se, come sembra, si bloccherà del tutto la produzione».