NASCE SANI.IN.VENETO, IL FONDO DI ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA PER I LAVORATORI DELL’ARTIGIANATO VENETO
Dall’esperienza venticinquennale di EBAV (l’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto) e dalla comune opportunità di sviluppare welfare integrativo vicino al mondo delle imprese artigiane venete e dei loro dipendenti, nasce SANI.IN.VENETO (Sanità Integrativa Veneto) il fondo di assistenza sanitaria integrativa regionale per i lavoratori dell’artigianato.
L’iniziativa, nata da un protocollo di intesa sottoscritto il 5 luglio scorso, è delle Parti Sociali che rappresentano il mondo del lavoro artigiano della nostra regione: Confartigianato Imprese Veneto e Cna Veneto per le imprese, Cgil, Cisl e Uil per i lavoratori dipendenti. I loro rispettivi presidenti e segretari generali, costituendo formalmente il Fondo, hanno portato a termine un intenso percorso di confronto e discussione, avviato dopo l’accordo interconfederale del 21 settembre 2010 e i successivi rinnovi dei Contratti nazionali dell’artigianato, che avevano previsto la costituzione di un Fondo nazionale.
SANI.IN.VENETO, grazie alla raccolta delle quote contributive versate dalle imprese per ogni dipendente, provvederà ad erogare prestazioni di assistenza sanitaria già dal prossimo 1 agosto.
La platea dei lavoratori interessati è vastissima. Nell’immediato i potenziali beneficiari sono gli oltre 135.000 dipendenti delle aziende artigiane di tutti i settori produttivi (escluso l’edilizia) e dei servizi.
Successivamente l’intesa sottoscritta tra le parti a giugno prevede la possibilità di allargare l’assistenza sanitaria ai famigliari dei dipendenti e anche agli stessi imprenditori (titolari, soci e collaboratori) e ai loro famigliari: qualcosa come un milione di persone, un cittadino veneto su 5.
La nascita del Fondo regionale è legata alla scelta delle Parti Sociali venete di sviluppare, sulla base della bilateralità regionale caratterizzata da una grande efficienza e partecipazione, la gestione diretta, a livello locale, delle quote contributive e di mantenere una stretta corrispondenza con il Servizio Sanitario e Socio Sanitario del Veneto.
L’accesso alle prestazioni sarà supportato da un sistema di assistenza alla compilazione delle domande dei lavoratori interessati, distribuito in modo capillare nel territorio. Ed anche per le imprese è prevista una semplificazione degli impegni burocratici a loro carico.
I vertici di Confartigianato, Cna, Cgil, Cisl e Uil del Veneto hanno espresso grande soddisfazione. La costituzione di un fondo “prossimo”, cioè vicino alla realtà quotidiana della comunità veneta, non potrà che offrire un significativo sostegno economico a fronte delle spese sostenute per la salute. Nessun costo aggiuntivo rispetto a quanto già previsto dalla contrattazione nazionale, ma la garanzia di una gestione effettuata in loco.
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