Skip to main content







IMPORTANTE ACCORDO INTERCONFEDERALE NELL’ARTIGIANATO VENETO: POTENZIATO L’EBAV

02/10/2009IMPORTANTE ACCORDO INTERCONFEDERALE NELL'ARTIGIANATO VENETO: POTENZIATO L'EBAV Si è conclusa la trattativa interconfederale regionale che ha visto per quasi un anno confrontarsi le Associazioni Artigiane del Veneto con le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori, sulla "riforma" dell'Ebav, l'Ente bilaterale dell' artigianato veneto. L'accordo ha portato alla definizione di un complesso di misure sindacalmente innovative, adeguate alla difficile situazione economica e che entrano nel merito dei problemi. In particolare esse riguardano:1) un manovra straordinaria che aumenta del 50% le disponibilità del  1° livello di Ebav, quelle rivolte a tutte le imprese e a tutti i lavoratori senza distinzione di categoria;  2) nuove risorse destinate alla formazione aziendale per l'apprendistato con una innovativa azione direttamente in azienda;3) una conferma potenziata dell'assetto delle relazioni sindacali nel Veneto.I testi concordati sono stati siglati da Confartigianato, Cna e Casartigiani del Veneto per la parte artigiana, CGIL, CISL e UIL per la parte sindacale.Si è partiti dall'esigenza di aggiornare l'assetto delle regole del più importante ente bilaterale d'Italia, l'Ebav, ferme alla datata, se pur importante, riforma del 1995; ma in corso d'opera l'urgenza dell'attuale crisi economica ha indotto le Parti Sociali ad abbandonare i semplici aggiornamenti per varare una operazione di emergenza che facesse fronte ai bisogni essenziali di dipendenti ed imprese: sostegno al reddito dei lavoratori, sostegno alle imprese più dinamiche e solidarietà ai disoccupati dell'artigianato unitamente a strumenti di accompagnamento alla loro ricollocazione.Tre obiettivi che hanno un denominatore comune: la salvaguardia del vero patrimonio del mondo delle imprese artigiane della regione, la forza lavoro e la competitività del sistema.Grazie ad un manovra straordinaria si è proceduto ad aumentare in modo significativo la dotazione annuale del primo livello sia attraverso risparmi interni e sia grazie a nuove contribuzioni. Circa sette milioni di euro l'anno, il 50% in più rispetto al passato, costituiscono la nuova dotazione che verrà concentrata su alcune linee di intervento, ridotte di numero rispetto al passato per aumentarne l'efficacia. In particolare, il 56% delle risorse viene equamente ripartito tra sostegno alle imprese (con contributi a fondo perduto per innovazione, energie rinnovabili, brevetti, macchinari, etc) per consolidare, promuovere e sostenere la parte sana del tessuto artigiano, e i sussidi destinati a sostenere i lavoratori in caso di licenziamento. A questo proposito è stato attivato in via sperimentale anche uno strumento innovativo dedicato all'accompagnamento alla ricollocazione occupazionale sul quale sarà coinvolta anche la Regione.Altre linee di intervento riguardano poi i sussidi scolastici, gli incentivi per la crescita della qualità dell'occupazione dipendente (consolidamento dei rapporti di lavoro, occupazione femminile etc) e la formazione legata all'apprendistato: circa mezzo milione di euro a disposizione delle imprese artigiane che decideranno di seguire il percorso formativo in azienda confermando le modalità previste dalla sperimentazione avviata dalla Regione Veneto nel 2007, cioè con il tutoraggio da parte di un ente formativo esterno abilitato. Uno strumento importante e che necessitava dell' intervento dell'Ebav, dato che in questi  anni sono riusciti ad accedere ai finanziamenti pubblici solo il 5% degli apprendisti.In un momento di crisi come quello attuale, le Parti Sociali non hanno voluto però abbandonare anche la strada virtuosa della cultura della sicurezza. Ecco perché un 5% delle risorse di primo livello è stato dedicato alla sicurezza per progetti che vedano coinvolto anche il sistema bilaterale dedicato: il COBIS.Infine l'accordo interconfederale dà avvio, in anteprima assoluta, a due opportunità che dispiegheranno tutte le proprie potenzialità in futuro: si tratta della previdenza sanitaria integrativa, che ha registrato l'impegno formale delle Parti ad avviarla, regionalmente, non appena le condizioni economiche e di lavoro volgeranno al "bello" e l'accesso alle prestazioni dell'Ebav da parte delle aziende non artigiane il cui quadro contrattuale lo preveda.Non poteva mancare ovviamente un capitolo delle intese dedicato ai fondi necessari per proseguire anche nel 2010 nell'esperienza positiva di sostegno ai lavoratori sospesi in caso di crisi aziendali, procedura propedeutica alla Cig in deroga. Gli impegni di assoluto rilievo messi in campo per il primo livello rischiavano infatti di mettere a rischio l'equilibrio finanziario del livello categoriale. Le Parti hanno stabilito pertanto a livello intercategoriale, un aumento straordinario per due anni dei contributi al secondo livello per alimentare i fondi destinati alle sospensioni. Sarà poi compito della contrattazione regionale di ogni singola categoria stabilire come allocare in modo definitivo queste risorse.Si tratta nel complesso di una delle intese più articolate ed avanzate raggiunte. Soddisfazione è stata espressa dai protagonisti di questo impianto: "la pesantezza della crisi, hanno dichiarato Claudio Miotto, Oreste Parisato e Roberto Pignata, rispettivamente presidenti regionali della Confartigianato, Cna e Casartigiani regionali, ha imposto giustamente una accelerazione della trattativa; anche se ciò ha implicato un consapevole aggravio dei costi a carico delle imprese, tuttavia si tratta di un buon accordo che affianca alle misure per lo sviluppo delle imprese, misure di solidarietà per le fasce di lavoratori più esposti alla crisi. Anche in questa occasione il Veneto apre la strada ad altri possibili accordi da farsi nelle altre regioni."I segretari regionali CGIL CISL e UIL Emilio Viafora, Franca Porto e Gerardo Colamarco, sottolineano il valore che essa produce sul terreno delle garanzie per i lavoratori, per il sostegno al loro reddito, per l'avanzamento professionale e per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Unanime l'apprezzamento per aver contribuito allo sviluppo di più moderne ed avanzate relazioni sindacali.