CLAUDIO MIOTTO, CONFARTIGIANATO, SULLA RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE: SI ALLA CONCRETEZZA (ADDIZIONALE IRPEF REGIONALE), NO ALLE ILLUSIONI (TAGLIO IRAP)
03/11/2009CLAUDIO MIOTTO, CONFARTIGIANATO, SULLA RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE: SI ALLA CONCRETEZZA (ADDIZIONALE IRPEF REGIONALE), NO ALLE ILLUSIONI (TAGLIO IRAP)Per l'artigianato è vitale in questo momento una riduzione della pressione fiscale. E' una necessità talmente urgente che se si pone su un piatto della bilancia l'esenzione dal 2010 dell'addizionale Irpef regionale anticipata solo qualche giorno fa dal presidente della Regione Giancarlo Galan e dall'assessore al bilancio Isi Coppola, e sull' altro l'alleggerimento dell'Irap per piccole e medie imprese allo studio del Governo ma dalla copertura finanziaria incerta, la scelta cade necessariamente sulla prima. Gli artigiani sono concreti, imprenditori che, quando si tratta di soldi, difficilmente fanno il passo più lungo della gamba."La Regione del Veneto, negli ultimi anni ci ha abituati ad una politica strettamente legata al possibile, al concreto e soprattutto ai risultati -spiega Claudio Miotto, Presidente della Confartigianato regionale- Una politica oculata, che rende del tutto possibile togliere l'addizionale Irpef e mettere nelle tasche di 500 mila cittadini (quelli con reddito lordo superiore ai 29mila euro annui) soldi in più che possono servire al rilancio della nostra economia. Ciò è possibile grazie al risparmio di risorse realizzato grazie ad una buona amministrazione generalizzata, che ha mantenuto però alti gli standard senza tagliare nessun servizio". "Inoltre -prosegue Miotto-, non si deve dimenticare che la politica del sistema impositivo italiano deve mirare strategicamente alla riduzione dell'ormai intollerabile ed incomprensibile pressione fiscale, non solo per i contribuenti-imprese ma anche e soprattutto per tutti i contribuenti-privati cittadini, e l'Irpef, sotto questo aspetto, è la risposta più equa". Ciò non significa l'assoluzione per l'Irap, che resta una imposta fortemente penalizzante per i settori ad alta intensità di lavoro, che scoraggia le assunzioni e contribuisce in modo perverso ad incentivarne la delocalizzazione. Quello che si pone è un problema di "sostituzione" di questa imposta, considerato che il gettito è importante (38/40 miliardi di euro almeno), e che esso è attualmente essenziale nel finanziare una materia delicata come la Sanità. "Non è più tempo di annunci ma di azioni concrete ed immediate -conclude Miotto-. Il calo delle imprese (-1,8% negli ultimi nove mesi) e la riduzione dell'occupazione dipendente (hanno perso il lavoro oltre 9mila persone da gennaio a giugno di quest'anno), sono segnali inequivocabili che il sistema dell'artigianato è in affanno. L'approccio "federalista" del Governo Regionale anche nella delicata questione della riduzione delle tasse è a nostro avviso la strada da intraprendere sia per tempestività dei risultati sia per la premialità che ne è intrinseca (le tasse si riducono dove si gestisce meglio la macchina pubblica). D'altro canto i risultati delle ultime legislature ci danno ragione: la realizzazione del Passante e l'annessa gestione federalista dei pedaggi, l'entrata in funzione del rigasificatore di Porto Tolle ed il complesso Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale in via di completamento sono solo alcuni dei "monumenti" al fare bene e presto ammirabili nella nostra Regione".