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STRISCIA BIANCOROSSA: SCONFITTA MERITATA MA UTILE

Male in difesa, male al centro, male in attacco. Non ci sono tante altre parole da spendere per archiviare la sconfitta in trasferta (2-0) del Vicenza sul campo del Como. E di lavoro per mister Lopez ce ne sarà ancora tanto da portare avanti per dare consistenza a una squadra che non nasce completa in tutti i reparti, necessitando perciò di adattamento di alcuni giocatori in ruoli non propri.

Certo, non mancano le attenuanti alla prova insufficiente in riva al lago: il terreno pesante che non favoriva la manovra veloce di un Giacomelli o di un Tulli, la sfortuna (palo, portiere) in alcune occasioni da gol, le precarie condizioni fisiche di un Padalino presto sostituito, certe decisioni arbitrali. Ma non mancano e, anzi sono più evidenti, i difetti manifestati dalla compagine biancorossa: elementari svarioni difensivi (Mustacchio e i centrali sulla prima rete, Di Matteo e Ravaglia sulla seconda), assenza d’impostazione e poca interdizione in mezzo da Cinelli e Corticchia, le possibilità di colpire sprecate da Tiribocchi. E, soprattutto, una fragilità psicologica ereditata dalla passata stagione che si sperava superata dopo la reazione mostrata con il Pavia ed è riemersa invece al cospetto di una formazione, quella del Como, dimostratasi ben più compatta e capace pure di assicurarsi la vittoria pur rimanendo in dieci per oltre mezz’ora nel secondo tempo.
La morale della favola è semplice: questa è la serie C, o Lega Pro che dir si voglia, dove occorrono una determinazione, un’attenzione e una “fame” particolari. Sicché, può pure darsi che le due sberle rimediate nella prima trasferta del campionato possano costituire una scossa salutare. La riprova la si avrà domenica 15 al Menti, quando arriverà la Carrarese per l’esordio stagionale pomeridiano.