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METALMECCANICA ARTIGIANA VENETA: SIGLATO IL “CONTRATTO PER LA RIPRESA”

18/01/2010METALMECCANICA ARTIGIANA VENETA: SIGLATO IL "CONTRATTO PER LA RIPRESA"Siglato l'accordo sindacale sul contratto integrativo regionale per i circa 68mila dipendenti delle 16mila imprese artigiane venete della metalmeccanica ed installazione di impianti.  L'intesa, prima esperienza per il settore in Italia dopo l'accordo sui nuovi assetti contrattuali, è stata firmata dai rappresentanti di Confartigianato, Cna e Casartigiani regionali e dalle organizzazioni sindacali (Cisl e Uil). Importante aver mantenuto il quadro di relazioni sindacali costruito nel veneto, anche se con rammarico, la FIOM ha interrotto dal mese di novembre la partecipazione al tavolo delle trattative."Siamo molto soddisfatti -dichiarano Narciso Nichele e Daniele Parisotto rispettivamente presidenti regionali della Metalmeccanica e dell'Installazione di Impianti di Confartigianato- innanzi tutto per esser riusciti a raggiungere un accordo anche in un momento di profonda crisi come quello attuale dimostrando, una volta di più, la valenza che l'artigianato veneto ripone nelle "relazioni sindacali". Una consapevolezza e una fiducia che hanno portato ad un testo estremamente innovativo grazie alle priorità sulle quali ci siamo concentrati: bilateralità, previdenza complementare, orario multi periodale, e sicurezza negli ambienti di lavoro. Previsto anche un aggiornamento (a partire da luglio 2010) dell'elemento retributivo regionale pari a 30 euro mensili per il 4° livello (operaio specializzato)".Un contratto proiettato verso la auspicata ripresa che non dimentica però la grave situazione del settore. I primi 9 mesi del 2009 hanno visto chiudere ben 1.228 imprese del settore (quasi 5 imprese al giorno!). "Proprio per garantire il più possibile i posti di lavoro -sottolineano Nichele e Parisotto- abbiamo accordato un ulteriore sforzo economico indirizzato alla bilateralità per assicurare il mantenimento dei fondi crisi area settore per le sospensioni. Un aumento di 1,15 euro del contributo mensile a carico di aziende e lavoratori che incrementerà di circa 700 mila euro la dotazione del fondo sospensioni della metalmeccanica, già portato a 2 milioni di euro con la recente intesa interconfederale dello scorso settembre. Uno sforzo necessario visto che, nel corso del 2009, la sola metalmeccanica ha garantito la copertura retributiva a ben 6.200 lavoratori pari al 10% della forza lavoro"."Nei prossimi giorni continueremo nella trattativa -concludono Nichele e Parisotto- per completare la strumentazione contrattuale delle imprese artigiane del veneto del settore attraverso la stipula di un accordo sull'apprendistato professionalizzante, istituto non  previsto dall'ultimo contratto nazionale di categoria. La nostra Regione sarà quindi la prima, e l'unica, ad andare a discutere ed adottare strumenti innovativi atti all'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. L'apprendistato è la strada maestra per consentire l'occupabilità dei giovani. La formazione però deve essere fatta in impresa o quanto meno in un ambiente produttivo, altrimenti finisce per essere una festa solo per i formatori. Dobbiamo rilanciare l'istruzione tecnico-professionale, far riscoprire ai giovani l''intelligenza delle mani". Una risposta concreta a quanto affermato recentemente dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi ad un convegno di Confartigianato.