TRIS D’ASSI PER I PRODOTTI DE.CO. ALLA FIERA “GUSTOSA” DI BASSANO
Missione compiuta per il cooking show promosso da Confartigianato Vicenza all’interno di “Gustosa”, la fiera per i buongustai allestita nei padiglioni di Bassano Expo a Bassano del Grappa. Domenica 27 ottobre, di fronte a un pubblico attento e numeroso, i tre cuochi di punta si sono alternati ai fornelli per realizzare in diretta e spiegare al microfono le rispettive creazioni, a base di prodotti De.Co.
Matteo Baronetto, emergente chef torinese da quasi vent’anni al fianco di Carlo Cracco, ha rivisitato alla sua maniera un classico della tradizione veneta: risi e patate, con un abbinamento tra il vialone nano di Grumolo delle Abbadesse e la patata di Rotzo.
Morgan Pasqual, vicentino di Malo e noto ovunque per la sua “Giardiniera”, ha proposto sul piatto la trota di Altissimo in “saor” di cipolla rosa di Bassano con sfoglie di mais Marano.
Riccardo Antoniolo, chef bassanese che vanta già diverse partecipazioni in Tv e collaborazioni con il Ristorante Cracco, ha concluso lo show con una personale reinterpretazione dei “fasoi in salsa” con sopressa, fagioli di Posina e mais Marano.
A fianco dei tre testimonial, in veste di presentatore, il presidente della Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co. Roberto Astuni.
«Ringrazio Confartigianato di Vicenza per avere organizzato questo riuscito e partecipato cooking show – ha detto Astuni -. Un grazie anche al presidente del Sistema Alimentazione di Confartigianato, Christian Malinverni, che ha capito questa grande opportunità per dimostrare al pubblico, grazie al prezioso contributo di tre affermati chef, quanto i prodotti De.Co. del nostro territorio possano essere riscoperti e valorizzati per unire la tradizione delle nostre tipicità con l’innovazione di una cucina in grado di reinterpretare, con grande creatività, i gusti della nostra terra».
«In questa particolare occasione – racconta il presidente della Magnifica Confraternita dei Ristoratori De.Co. – ho potuto spiegare al pubblico cosa sono i prodotti De.Co., con l’ausilio di un filmato di Paolo Massobrio, “padre” assieme al compianto Veronelli delle De.Co. in Italia. Ho potuto far capire la differenza che c’è tra un marchio di qualità e un riconoscimento identitario».
«Il cooking show – ha concluso – ha richiamato un pubblico oltre ogni aspettativa. I duecento posti a sedere allestiti nella sala non sono stati sufficienti a contenere le persone che hanno voluto assistere alla dimostrazione. Questo significa che la cucina e l’enogastronomia, se presentate in modo serio e allo stesso tempo brillante e propositivo, sono argomenti di grande interesse per tutti. È la conferma che il settore della ristorazione è un fattore trainante della nostra economia. La cucina di qualità abbinata ai prodotti De.Co. delle nostre zone rappresenta un’importante carta da giocare per il richiamo turistico del nostro territorio».