CONFIDI ARTIGIANI SEMPRE PIU’ “IN PRIMA LINEA” A SUPPORTO DELLE IMPRESE
12/03/2010CONFIDI ARTIGIANI SEMPRE PIU' "IN PRIMA LINEA" A SUPPORTO DELLE IMPRESEFabbisogno di finanziamenti in crescita, per l'artigianato veneto. Il dato emerge dal consuntivo per il 2009 del Consorzio Regionale di Garanzia per l'Artigianato (CRGA), il consorzio di secondo grado tra i nove Confidi che fanno capo alla Confartigianato regionale. Cresce la domanda di credito, e cresce anche il ruolo che i consorzi di garanzia sono chiamati a svolgere.Nel 2009 i Confidi che fanno parte del Consorzio regionale hanno deliberato finanziamenti per quasi 1.128 milioni, suddivisi tra 22 mila operazioni. La crescita è forte rispetto al 2008, quando i finanziamenti deliberati ammontarono a quasi 932 milioni. "Il numero delle pratiche deliberate è cresciuto del 6,8%, e quello dei finanziamenti addirittura del 21,0% -spiega il direttore del CRGA, Vito Sanfilippo- Questa tendenza vuol dire alcune cose. La prima: il mondo della piccola impresa è certamente in difficoltà, come il resto dell' economia, ma è fortemente impegnato per far fronte alla crisi. La seconda: è indubbio che il ruolo di garanzia e di selezione dei confidi è in forte crescita, e lo riconosce lo stesso mondo bancario, che oggi è molto attento al nostro operare".La crescita maggiore, un vero boom, si è registrata, l'anno scorso, per i finanziamenti a medio/ lungo termine: il numero di operazioni deliberate è cresciuto del 29,2%, gli importi sono variati addirittura del 50,4%, da 280 milioni 286 mila euro a 421 milioni 437 mila. Minore la crescita del breve termine: il numero di operazioni è rimasto sostanzialmente invariato (meno 0,6%), mentre l'ammontare complessivo è aumentato dell' 8,4%, da 651 milioni 590 mila euro a 706, 487."La tipologia delle operazioni riflette la situazione economica attuale: le imprese hanno bisogno soprattutto di liquidità o di consolidamento di passività debitorie e breve termine -spiega Mario Citron, Presidente del CRGA- Il finanziamento a medio/ lungo termine è quello che meglio corrisponde a queste esigenze delle imprese. In questa direzione spingono gli stessi confidi, che sono al servizio delle imprese nel momento del bisogno".Che la situazione sia ancora difficile, d'altra parte, è evidente considerando l'andamento delle garanzie non performing: "L'anno scorso sono aumentate del 20% circa -spiega Citron- Come è noto, le garanzie che i Confidi offrono quando deliberano un affidamento sono coperte dal loro patrimonio; se un'operazione subisce un'anomalia, dal ritardo nel pagamento della rata all' incaglio, fino alla ristrutturazione delle operazioni, si ripercuote sulla disponibilità del patrimonio. Negli ultimi tre anni, da quando la crisi è cominciata, la quota di patrimonio impegnata a sostegno di operazioni not performing è passata dal 33,7% al 46,7% (una crescita del 38,6%!), e questa situazione a lungo andare può diminuire la nostra capacità di intervento. E' per questo motivo che stiamo da tempo insistendo perché la Regione Veneto rafforzi la legge regionale 48/93 per quanto riguarda i fondi rischi dei Confidi, rafforzandone la patrimonializzazione".