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“LO STATO NEI TERRITORI: QUALE FUTURO NEL VENETO?” SE NE DISCUTE ALL’ASSEMBLEA SOCI CONFARTIGIANATO LUNEDÌ 9 DICEMBRE AL CENTRO CONGRESSI DI VICENZA

In alto a sinistra Agostino Bonomo; in senso orario Pietro De Lotto, Luca Zaia, Giulio Sapelli, Mario Bertolissi, Ario Gervasutti

Ruoteranno attorno ad argomenti di estrema attualità i lavori dell’Assemblea Generale dei Soci di Confartigianato Vicenza, in programma lunedì 9 dicembre, dalle 17.30 al Centro Congressi di via Fermi in città.

Se è vero che tra gli elementi essenziali per far ripartire lo sviluppo rientrano anche lo snellimento della pubblica amministrazione, i tagli agli sprechi e la semplificazione degli eccessi burocratici, tutti passaggi che avrebbero positive ricadute sul tessuto economico anche in termini di alleggerimento fiscale, vale la pena di riflettere su quanto sta accadendo – e accadrà – nel Veneto alla luce della legge regionale che prescrive le fusioni tra Comuni e la gestione associata delle funzioni, così come sulla riforma che investe le Province.
“Lo Stato nei territori, efficienze e qualità dei servizi. Uno sguardo al futuro e gli effetti sulle imprese”: è questo il titolo dell’incontro che, dopo l’apertura dei lavori da parte del direttore Pietro De Lotto e la relazione del presidente provinciale Agostino Bonomo, vedrà aprirsi una tavola rotonda moderata da Ario Gervasutti, direttore de “Il Giornale di Vicenza”, con gli interventi di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, di Giulio Sapelli, professore di Storia Economica all’Università di Milano, e di Mario Bertolissi, professore di Diritto Costituzionale all’Università di Padova.
«Le nostre aziende – spiega il presidente Agostino Bonomo – sopportano dei costi che derivano da una burocrazia e da un’organizzazione dello Stato ormai arcaiche e vecchie. Ma come e quanto stanno cambiando le cose almeno qui nel Veneto, che non a caso è stata identificata Regione pilota proprio su questi temi? Lo chiederemo al presidente Zaia, e con il prof. Sapelli cercheremo di capire l’impatto del riordino territoriale sui servizi ai cittadini e alle imprese; Inoltre, dal prof. Bertolissi sapremo in quale misura tali processi di riforma, per essere pienamente realizzati, si inseriscono nel quadro costituzionale, e quali eventuali criticità essi possono sollevare».
«Siamo comunque tutti consapevoli – conclude Bonomo – che con l’attuale tipo di sistema organizzativo dello Stato non è più possibile andare avanti: il Paese non è competitivo, le aziende trovano mille ostacoli e i cittadini sono disorientati. Abbiamo bisogno di una trasformazione che dovrà essere, per forza di cose, epocale. Per questo invito i colleghi artigiani a partecipare all’Assemblea, proprio perché potranno meglio comprendere come cambierà l’organizzazione dei nostri territori e, quindi, anche la vita delle imprese».