“GIÙ LE MANI DAI CARROZZIERI”: SABATO 1 FEBBRAIO A VICENZA CONVEGNO CON I PARLAMENTARI
Dopo aver partecipato alla manifestazione nazionale svoltasi a Roma lo scorso 15 gennaio, i Carrozzieri di Confartigianato Imprese Veneto hanno scelto Vicenza come sede dell’atteso confronto con i parlamentari regionali, cui faranno presente il dissenso sui contenuti del decreto “Destinazione Italia” che mettono a rischio la loro attività e illustreranno le proposte di emendamento.
L’incontro è in programma questo sabato 1 febbraio, dalle ore 9.30, al Centro Congressi Confartigianato di via Fermi a Vicenza, e in quella occasione verrà ribadita la richiesta che gli automobilisti, in caso di incidente, possano mantenere il diritto a far riparare la propria auto dal carrozziere di fiducia, senza che a stabilire a chi rivolgersi sia la compagnia di assicurazione.
Aperta dal presidente della Confartigianato provinciale Agostino Bonomo, la mattinata si svilupperà attraverso gli interventi di Silvano Fogarollo, presidente nazionale dei Carrozzieri Confartigianato, Raffaele Cerminara, segretario nazionale degli Autoriparatori Confartigianato, di Antonio Longo (Movimento Difesa del Cittadino) e dell’avvocato Michele Capece.
«Le 1.935 carrozzerie artigiane venete e i loro 6mila addetti – anticipa Silvano Fogarollo – rappresentano un grande e riconosciuto patrimonio di professionalità e qualità nella manutenzione del parco auto circolante e della conseguente sicurezza degli automobilisti. Patrimonio che intendiamo difendere dalle compagnie di assicurazione che, in palese conflitto d’interesse in quanto obbligate per legge a risarcire il danno e non a occuparsi direttamente della riparazione, tentano di appropriarsi del nostro mercato».
«Chiediamo regole chiare e trasparenti – aggiunge il portavoce dei Carrozzieri – e che ciascun soggetto possa svolgere le proprie funzioni senza improprie imposizioni, pesanti condizionamenti e inaccettabili ingerenze. La libera scelta degli utenti circa la propria carrozzeria di fiducia dev’essere garantita sempre. Non possiamo e non vogliamo permettere che i nostri colleghi siano rottamati per decreto, in nome di una presunta riduzione delle tariffe RC Auto e di una falsa liberalizzazione che porta vantaggi solo alle grandi lobby assicurative».