2° TRIMESTRE 2010 – IL VENETO SI RIPRENDE IL PRIMATO DEI “PICCOLI”: TRA APRILE E GIUGNO + 1,2% PARI AD UN SALDO DI +1.667 AZIENDE
15/07/20102° TRIMESTRE 2010 – IL VENETO SI RIPRENDE IL PRIMATO DEI "PICCOLI": TRA APRILE E GIUGNO + 1,2% PARI AD UN SALDO DI +1.667 AZIENDEMilleseicentosessantasette imprese in più = +1,2%; Pari al 31% del saldo positivo nazionale che è di 5.462 imprese;Riavvicinata la soglia delle 144mila imprese artigiane in regione (143.700) Belluno, Vicenza, Verona e Rovigo ai primi 4 posti della speciale classifica relativa alla natimortalità delle imprese artigiane;Sei provincie su sette nei primi dieci posti e Treviso 31 esima.Primo trimestre con saldo positivo dopo cinque trimestri consecutivi in cui si erano perdute aziende.Si presenta con questa straordinaria quanto inattesa performance l'artigianato veneto al consuntivo della natimortalità delle imprese tra aprile e giugno 2010, registrato come di consueto da Infocamere."Forse è stato annunciato un po' troppo affrettatamente il de profundis delle piccole imprese -commenta Claudio Miotto, Presidente regionale di Confartigianato- ricordando quanto annunciato dal Fondazione Nord Est solo qualche giorno fa. Ci danno periodicamente per spacciati -prosegue Miotto- ma le straordinarie caratteristiche del mondo artigiano e la determinazione dei suoi imprenditori sono più forti di qualsiasi cassandra". "Non va infatti dimenticato che la crescita delle imprese significa aver trovato un posto di lavoro come minimo ai 1.667 nuovi imprenditori che, in un periodo come questo non è affatto banale"."Non è tutto oro quello che luccica però -conclude Miotto- e non dobbiamo anzi, non possiamo accontentarci di un primo, se pur importante, segnale di risveglio della nostra economia. Dobbiamo fare di tutto per creare terreno fertile affinché la semina porti un copioso raccolto. Ed il Governo della Regione può molto in questo senso soprattutto in questo momento in cui si sta discutendo di Documento di Programmazione Economico Finanziaria 2010 e soprattutto di assestamento di Bilancio. Negli ultimi anni si sono circa dimezzati gli stanziamenti a favore dell'artigianato -passando ad esempio da circa 34 milioni del 2008 a 15,7 milioni del 2009- Mi auguro che a fronte di questi incoraggianti segnali di vitalità la Giunta Regionale del Veneto si convinca a prendere decisioni coraggiose a favore dell'artigianato e delle piccole imprese".Nel dettaglio il saldo di questo secondo trimestre è dato dalla differenza tra le 3.927 iscrizioni e le 2.260 cessazioni. A variare rispetto all'anno scorso non sono tanto il calo delle cessazioni ma la forte impennata delle nuove iscrizioni (oltre il 50% in più) ad ulteriore dimostrazione che la voglia di fare impresa è strettamente correlata con lla fiducia nel futuro della popolazione.A livello territoriale ottima la "prestazione" della provincia di Belluno più in termini percentuali che assoluti. Primato che in questo caso spetta a Verona che ha visto aumentare il già cospicuo numero di aziende operative sul territorio di altre 405 unità.Bene comunque tutto il territorio regionale. Non a caso ben il 31% del saldo positivo nazionale pari a 5.462 aziende artigiane è targato veneto il che ha portato quasi tutte le nostre provincie ad occupare i vertici della graduatoria per tassi di crescita trimestrali.