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Striscia biancorossa: il Vicenza val bene una mostra

Ai punti, nella partita di Bolzano, avrebbe vinto il Vicenza. Ma il calcio non è la boxe e i punti si guadagnano o si perdono in un altro modo. E così è capitato che i biancorossi, dopo aver sprecato una quantità industriale di palle-gol davanti al portiere dell’Alto Adige, siano stati puniti da un rigore, col risultato che l’1-0 finale per i padroni di casa ha avuto un doppio effetto negativo sulle sorti della compagine berica, stanti le contemporanee vittorie di Entella e Pro Vercelli.

In sostanza, è ormai impensabile poter raggiungere il primo posto che garantisce la promozione diretta in B e tutto si giocherà ai playoff, sperando di poterli affrontare dalla posizione di secondi in classifica. Intanto, occorrerà riprendere da subito le buone abitudini (quelle da tre punti) contro il Lumezzane, atteso per il match casalingo di questa domenica 16, e poi continuare la marcia nella trasferta di Savona prima che, il 6 aprile, al Menti arrivi proprio la Pro Vercelli in uno scontro diretto.
Ai tifosi, nel frattempo, per consolarsi e trarre qualche buon auspicio per la volata finale non resta che far rotta – sabato 15 e domenica 16, con replica nel weekend successivo – verso la Loggia del Capitaniato in Piazza dei Signori, dove è stata inaugurata la mostra che celebra i 112 anni di vita del Vicenza. Una carrellata di immagini e “memorabilia” che spiega meglio di qualsiasi parola quanto è lunga e gloriosa la storia dei colori biancorossi, quanti nomi hanno contribuito a creare il mito della “nobile provinciale” attraverso personaggi come Vinicio e Campana, Savoini e Baggio, Menti e Rondon, Paolo Rossi e Stefan Schwoch, GiBi Fabbri e Guidolin. Dal 1902 fino alla Coppa Italia del 1997 (alzata proprio da capitan Lopez), la sequenza dei ricordi è emozionante, e merita di essere ripercorsa. Confidando che anche questo campionato si possa inserire in quella tradizione…