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CLAUDIO MIOTTO (CONFARTIGIANATO) SUL BILANCIO 2011: “DAL FONDO UNICO TROVARE LE RISORSE PER IL CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE”

11/01/2011CLAUDIO MIOTTO (CONFARTIGIANATO) SUL BILANCIO 2011: "DAL FONDO UNICO TROVARE LE RISORSE PER IL CREDITO AGEVOLATO ALLE IMPRESE"  "Per la prima volta, nella storia della Regione Veneto si è invertita la tendenza, la lettura del Bilancio Regionale risulta "più interessante" dal punto di vista delle Entrate rispetto alle Uscite". Ha esordito in questo modo Claudio Miotto, Presidente regionale di Confartigianato stamani in audizione al Ferro-Fini sul Bilancio di previsione 2011. "In modo particolare -ha sottolineato il Presidente- ci hanno colpito alcune voci di bilancio in entrata principalmente a carico delle imprese come ad esempio l'IRAP che riporta quasi 3 miliardi di euro. Ciò nonostante, alle voci in Uscita, sotto il Capitolo "Sviluppo del sistema produttivo e della piccola impresa", il mondo economico regionale si trova a dover segnalare un valore pressoché nullo di risorse a disposizione. Un duro colpo che, per l'artigianato, peggiora una situazione già deteriorata dallo smantellamento della direzione artigianato con buona pace per i principi dello Small Business Act".In una Regione dove il PIL del 2010 si attesta a circa 150 miliardi di euro ed il Bilancio Regionale è pari a circa il suo 10%, dove la Sanità Pubblica assorbe il 78% del Bilancio Regionale e dove il gettito da sola IRAP ( per non parlare delle varie accise e della quota IRPEF), copre 1/3 delle spese del bilancio (tolte le partite di giro Nazionali) e circa il 40% delle spese dalla Sanità Pubblica, tale scelta politica, anche se giustificata da una situazione economica difficile è incomprensibile. "Avremmo preferito -ha proseguito Miotto-, delle scelte volte alla riduzione dei costi e non degli investimenti, scelte per migliorare la Pubblica Amministrazione e per liberare risorse pubbliche a sostegno delle imprese". "Ciò nonostante, nella certezza che tali scelte siano congiunturali e non strutturali, riteniamo doveroso andare oltre. Vogliamo evitare di soffermarci alla semplice quantità, ma considerare la qualità della spesa, la capacità di specializzarla e di attivare sinergie virtuose in grado di sbloccare le risorse disponibili non solo a livello regionale ma anche a livello statale e, soprattutto, comunitario"."Per questo -ha concluso Miotto- abbiamo chiesto di creare una attenta concertazione tra regione ed associazioni di categoria, per ottimizzare l'utilizzo di tutte le risorse finanziarie a disposizione (POR 2007-2013 (fondi comunitari), L.R. 9/2007 per l'innovazione e la ricerca (fondi regionali), Industria 2015 (fondi nazionali), Fondo Unico 2011) al fine di interpretare Innovazione e Ricerca in chiave anticrisi. Una di quelle scelte coraggiose e lungimiranti di cui l'economia veneta ha tanto bisogno, assieme all'internazionalizzazione, promozione, qualità e ai processi di aggregazione. Ma la vera grande partita, riteniamo la si dovrà giocare nel Fondo Unico Regionale che, non va dimenticato, è di "Proprietà" delle imprese. E solo in via straordinaria negli anni precedenti è stato prestato alla Sanità. Tale fondo a nostro avviso, dovrà sostenere il più importante e potenzialmente esplosivo problema delle imprese: il credito. Ecco perché riteniamo che nel Fondo Unico dovrebbe trovare spazio Il finanziamento alla L.R.48/93 "Interventi per finanziamenti agevolati alle imprese artigiane".