CRISI ARABA E AUTOTRASPORTATORI
21/02/2011CRISI ARABA E AUTOTRASPORTATORI "E' vitale per il mondo dell'autotrasporto che il Governo vari subito misure a favore della riduzione del prezzo dei carburanti intervenendo sulle accise e sulla sterilizzazione dell'Iva sui futuri aumenti del prezzo dei carburanti per autotrazione". Lo dichiara Danilo Vendrame leader della Confartigianato trasporti del veneto che prosegue "una misura a favore non solo della categoria, ma volta a calmierare anche i prezzi dei prodotti al consumo e quindi a tenere sotto controllo l'inflazione".Negli ultimi 24 mesi gli autotrasportatori si sono trovati a fare i conti con un aumento esponenziale dei costi del carburante. Dal gennaio 2009 il prezzo al litro del gasolio per autotrazione è passato dai 1.079 € per litro ai 1.399 € di oggi. Un +29,2% che rischia di essere solo l'inizio. Sono infatti fortissime le pressioni che subirà il valore del petrolio per l'estendersi della lista dei paesi arabi in subbuglio. Il caso "Egitto" ha già influenzato il prezzo alla pompa, aumentato nei primi due mesi del 2011 del 3,4%, e l'estendersi dell'instabilità a Paesi come la Libia, il Bahrain, l'Algeria, il Kuwait e la Tunisia rischia di far schizzare ulteriormente i prezzi nei prossimi giorni. In termini assoluti oggi fare un pieno su una motrice costa circa 256 euro in più di due anni fa. Provocando un aumento dell'incidenza del prezzo del gasolio sui costi complessivi di un'azienda di autotrasporto, passata dal 33 al 42% circa."Un aumento di costi -dichiara Vendrame- che rischia di avere gravi ripercussioni soprattutto sul consumatore finale. Oltre l'85% delle merci in Italia viaggia su gomma. L'aumento dei costi per le aziende di trasporto si ripercuotono anche sui beni di consumo con il conseguente aumento dell'inflazione che rischia seriamente di impennarsi ed incidere negativamente sui timidi cenni di ripresa in atto. E' per questo che ci appelliamo al Ministro dei Trasporti Altero Matteoli ed al Governo affinché varino al primo Consiglio dei Ministri la sterilizzazione dell'IVA ed intervengano sulle numerose accise che gravano sul prezzo dei carburanti nel nostro Paese"."Sarebbe infatti assurdo -conclude Vendrame- che in questa situazione straordinaria il nostro comparto, già duramente colpito dalla crisi, dovesse subire oltre al danno degli aumenti la beffa della tassazione progressiva".Negli ultimi anni la crisi ha colpito molto duramente in comparto. Il saldo tra imprese artigiane nate e cessate e da almeno 5 anni estremamente negativo.Oggi in Veneto sono meno di 10mila le imprese artigiane inscritte all'Albo (esattamente 9.665) con un parco mezzi medio di 4-6 camion ciascuna.