SBALCHIERO: “PRIORITARIE LE OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO, LA POLITICA RECUPERI L’EFFICIENZA NECESSARIA ALTRIMENTI PRONTI A CONSEGNARE CHIAVI NOSTRE IMPRESE”
18/03/2011SBALCHIERO: "PRIORITARIE LE OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO, LA POLITICA RECUPERI L'EFFICIENZA NECESSARIA ALTRIMENTI PRONTI A CONSEGNARE CHIAVI NOSTRE IMPRESE""Se il problema è l'eccessiva burocrazia, che la Politica si dia da fare di più per eliminarla. Ne guadagnerà il territorio che potrà essere messo in sicurezza in tempi ragionevolmente brevi e ne guadagneranno le imprese che si troverebbero di colpo più sicure e anche più competitive". Lo dichiara il neo Presidente della Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero il cui primo intervento non può che riguardare la situazione maltempo che si è andata delineando in particolare nel vicentino e nel veronese a causa degli ultimi due giorni di piogge."Assistiamo in queste ore -prosegue Sbalchiero- ad un vergognoso rimpallo di responsabilità tra Enti di Bonifica, Regione, Provincie e Comuni su quanto successo e soprattutto su quanto non è stato fatto in termini di mitigazione del rischio idrogeologico in questi 138 giorni trascorsi, a quanto pare inutilmente, da quel terribile 1 novembre 2010. Ebbene io mi rivolgo alla massima carica regionale che è anche il Commissario per il superamento emergenza alluvione, il Governatore Luca Zaia per denunciare lo sconforto di centinaia di imprenditori che si ritrovano forse più vulnerabili di prima dopo che in questi mesi hanno compiuto sforzi inumani per rialzare la testa sia in termini di lavoro e fatica (hanno trascorso giorni e notti intere a pulire e risistemare) che in termini economici. In particolare molti colleghi hanno acceso mutui alle volte ingenti che ora risultano inutili perché quanto acquistato è di nuovo da buttare". "La solidarietà, tanta e alle volte anche imprevedibile, la macchina dei soccorsi, la gestione dell'emergenza sono state impeccabili e straordinarie e di questo vanno ringraziati tutti. Ora però -sottolinea il Presidente- di fronte al riaccendersi così presto di una nuova emergenza non possiamo permetterci di sperare che quanto successo cinque mesi sia stato solo caso estremo. Un'eccezione. L'insieme di condizioni ed eventi imprevedibili. Irripetibili. O, almeno, difficilmente ripetibili. Il prezzo da pagare -come afferma il professor lvo Diamanti- sta diventando molto caro. Una tassa esosa e frequente. Quasi un pizzo da pagare di continuo"."Ebbene questa è una tassa che non intendiamo pagare -conclude Sbalchiero-. Non può essere ne un problema di soldi, ne di livelli di responsabilità e nemmeno di burocrazia. Il territorio veneto deve essere messo in sicurezza e lo dobbiamo fare il più presto possibile. Se così non fosse, siamo pronti a consegnare le chiavi delle nostre imprese ai responsabili della inefficiente gestione del territorio"