Striscia biancorossa. Pezzo dopo pezzo, il puzzle promette bene
Sul fatto che la partenza dovesse essere in salita, non c’erano dubbi: il salto di categoria avvenuto all’ultimo momento ha infatti scompaginato le carte della preparazione estiva e ha mescolato repentinamente la configurazione della rosa, con una fitta serie di nuovi arrivi accompagnata dalla necessità di capirci qualcosa e dall’impossibilità di agire con la necessaria calma, stante il ritmo incalzante delle partite – anche infrasettimanali – e delle trasferte.
A tutto questo si è aggiunta una pesante serie di infortuni e, nelle partite sinora disputate, una galleria di arbitraggi quanto meno discutibili. Nonostante tutto questo, però, il Vicenza ha dimostrato di poterci stare, in serie B. E il pareggio (2-2) ottenuto sul campo della capolista Perugia ha lasciato intravvedere delle buone prospettive per il futuro – vedi il fiuto da attaccante di Ragusa – e ha pure rafforzato alcune certezze, come il prezioso ruolo a centrocampo di Di Gennaro. Mister Lopez, dunque, è chiamato a trasformare un autentico puzzle in una squadra dotata di amalgama, in un complesso che sappia armonizzare l’esperienza dei “vecchi” e l’entusiasmo dei giovani. L’impressione è che siano arrivate delle pedine valide, e che l’organico sia ora sufficientemente ampio per reggere gli imprevisti dovuti a infortuni e squalifiche, requisito necessario per poter far fronte a un campionato tanto impegnativo quanto estenuante. Nel turno casalingo e serale di questo martedì 23, con l’ostico Bari di scena al Menti, ancora una volta il tecnico sarà costretto a schierare una formazione diversa da quelle viste finora. La speranza dei tifosi, a questo punto, è quella di avere altre positive sorprese. Ancora meglio se nessuno si farà più male e se si avranno direttori di gara non bisognosi dell’oculista.