Skip to main content







Striscia biancorossa. Mister Lopez si merita almeno un grazie

Qualche rientro (Cinelli e Sbrissa dalle squalifiche, Di Gennaro dall’infermeria, Laverone) ci sarà, nel Vicenza che questo sabato 1 novembre andrà a far visita al Carpi, attuale capolista del campionato di serie B. Ma in attacco si dovrà fare ancora di necessità virtù, affidarsi cioè a Giacomelli, Spiridonovic, Varela, Bartulovic, i quali se non altro avranno qualche giorno in più per allenarsi a manovrare sul fronte avanzato.

È un momento in cui gira così, e c’è da affidarsi alle risorse che si hanno a disposizione: lamentarsi per le assenze non serve a nulla e i rinforzi per supplire agli infortuni pesanti di un Ragusa o di un Maritato arriveranno, se arriveranno, soltanto a gennaio. Nel frattempo, c’è da augurarsi di recuperare Cocco nel più breve tempo possibile.
Detto questo, va ricordato che, quanto a volume di gioco e a voglia di provarci, il pur rimaneggiatissimo Vicenza sconfitto dal Modena al Menti (0-2) nel turno infrasettimanale ce l’ha messa tutta. Ha avuto (e sprecato) qualche buona occasione, a tratti ha preso in velocità i ben più esperti avversari, ha “regalato” loro il primo gol e pure il secondo, ovvero l’autorete di Camisa, a match ormai concluso. E, ancora una volta, può recriminare per qualche decisione arbitrale (un rigore evidente sullo stesso Camisa c’era). Tutto ciò, però, non è bastato, a dimostrazione del fatto che nel torneo cadetto gli errori si pagano a carissimo prezzo e che la solidità e l’amalgama non si possono inventare dall’oggi al domani. La difficile trasferta di Carpi, perciò, dovrà servire se non altro a verificare quanto e come anche l’attacco “leggero” sarà riuscito a trovare più intesa e concretezza, mentre l’intera squadra è chiamata a non cedere allo scoraggiamento. Anzi, a reagire al cumulo di sfortune che in queste ultime settimane si è addensato sopra il cielo biancorosso.
Come e quanto su tutto ciò influirà il cambio di allenatore dopo l’esonero di mister Lopez, discutibile tanto nella forma quanto nella sostanza, lo dirà il campo. Nel frattempo, al “capitano” va rivolto almeno un grazie per aver riavvicinato il pubblico vicentino, in questi ultimi mesi, ai suoi colori. Da questo punto di vista, chi ha deciso di dargli il benservito e il suo successore in panchina (ri)cominciano da zero.