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ARTIGIANI CONTRO LE VESSAZIONI DI EQUITALIA

20/05/2011ARTIGIANI CONTRO LE VESSAZIONI DI EQUITALIAGli artigiani veneti dicono "basta" alle vessazioni e chiedono con forza al Governatore Luca Zaia di convocare un tavolo con Equitalia, con l'obiettivo di chiarire le continue denunce di cittadini e aziende. A fare la voce grossa contro l'agenzia  pubblica di riscossione è Giuseppe Sbalchiero, Presidente di Confartigianato Imprese del Veneto, che sta raccogliendo un dossier sui metodi di Equitalia in Veneto e chiede la regionalizzazione dell'agenzia per il recupero dei crediti."La nostra è una richiesta di buonsenso -prosegue Sbalchiero-, in linea con la denuncia del Ministro Giulio Tremonti ed i contenuti del suo "Decreto Sviluppo". Anche se, in qualità di soggetto sociale territoriale, ci sentiamo in obbligo di difendere oltre alle nostre imprese anche le centinaia di Comuni veneti, anch'essi stritolati non dalle ganasce fiscali, come dice il Ministro, ma da quelle di un federalismo ideologico. Non li si può infatti accusare di eccessivi controlli, se il decreto sul federalismo municipale prevede un loro diretto interessamento in materia, per compensare i sempre maggiori tagli ai trasferimenti ed il continuo aumento dei costi e competenze". "Da molto, troppo tempo -spiega il Presidente- i nostri associati ci sottolineano notevoli problemi legati ai metodi utilizzati da Equitalia per la riscossione dei debiti con l'Erario. Quello che ci colpisce sono le pratiche che hanno messo in difficoltà decine di piccole e medie imprese venete che avevano avuto la sola colpa di decidere di mettersi in regola con il fisco. Per molti di loro l'avvio della procedura di rateizzazione degli importi dovuti allo Stato ha coinciso con la messa in ipoteca di conti correnti e patrimoni mobili e immobili. Oppure, chi è riuscito a sopravvivere ha dovuto far fronte a tutta la propria liquidità per pagare rate da 200mila euro. Sono metodi che secondo noi stanno mettendo sul lastrico decine di imprenditori veneti, e causano all'erario mancati introiti per svariati milioni di euro"."Sono pratiche assurde -afferma Sbalchiero- in modo particolare in un periodo come questo dove la crisi sta ancora creando grosse difficoltà alle nostre imprese. Questi atteggiamenti rendono vane anche tutte le contromisure adottate dalla Regione per far fronte alle esigenze di liquidità e sicurezza del tessuto imprenditoriale veneto". "Per questo -conclude Sbalchiero- chiediamo alla Regione Veneto di farsi portatrice nei confronti delle società di riscossione, che anziché vessare possa contribuire al risolleva mento delle imprese. E' necessario, a nostro avviso, varare un pacchetto di proposte che possano rendere più agevole il pagamento delle tasse da parte dei contribuenti. Un protocollo di intesa tra Aziende, Regione Veneto e Equitalia, che, ad esempio, non dia più la possibilità allo Stato di espropriare la prima casa di un debitore del fisco. La regionalizzazione di Equitalia è un altro nostro obiettivo. Ancora, i successi della lotta  all'evasione nel nostro territorio devono essere reinvestiti per lo sviluppo della economia regionale, la prima ad essere penalizzata dalla concorrenza sleale di chi qui non paga le tasse".