IPOTESI DI REVISIONE DELLA LEGGE IN CONSULTA DEI DISTRETTI
26/07/2011IPOTESI DI REVISIONE DELLA LEGGE IN CONSULTA DEI DISTRETTI"La proposta di revisione dell'attuale normativa regionale sui distretti presentata dall'Assessore alle Attività Produttive Maria Luisa Coppola in occasione dell'ultima Consulta Regionale dei distretti, è non solo condivisa ma un adattamento da tempo auspicato dalle stesse imprese e non più riviabile" Questa l'opinione di Giuseppe Sbalchiero, Presidente regionale della Confartigianato del Veneto che prosegue "frutto del lavoro di un gruppo ristretto di tecnici, il nuovo impianto normativo si adatta alle nuove esigenze di rapidità, concretezza e assoluta necessità di concentrare le risorse sempre più limitate". Tre le diverse tipologie di aggregazione ipotizzate. I Distretti Industriali: le realtà aggregative che ben si distinguono per l'elemento della territorialità della produzione, a forte vocazione manifatturiera (valorizzazione delle eccellenze produttive) e che hanno una loro storicità alle spalle. I distretti individuati verranno valorizzati con appositi marchi di distretto con lo scopo di favorire la promozione a livello nazionale ed internazionale. Le Aggregazioni di imprese: quei gruppi che pur appartenendo a realtà produttive che non hanno una specifica territorialità, si caratterizzano per una spiccata forma di collaborazione tra aziende finalizzata alla promozione di iniziative comuni in diversi ambiti. Queste tipologie di aggregazioni dovranno avere una loro specifica forma giuridica quindi associazioni temporanee di imprese o consorzi. L'obiettivo è quello di valorizzare la promozione di progetti mirati ad aumentare la competitività delle imprese. Ed infine le Reti innovative regionali: quelle forme di aggregazione tra imprese che coinvolgono più settori produttivi anche eterogenei tra di loro ma collegati dal carattere dell'innovazione con particolare riferimento ai parametri di Europa 2020. L'obiettivo di tali aggregazioni è la valorizzazione della ricerca e dell'alto livello di innovazione che caratterizza le imprese che ne fanno parte. Tali reti pur non possedendo le specifiche caratteristiche del distretto classico otterranno il riconoscimento regionale ed il sostegno nella promozione in Italia e all'estero delle loro iniziative."Sono certo -dichiara Sbalchiero- che proseguendo nel serrato confronto con le Parti Sociali, la Regione potrà presto giungere ad un testo di legge che rispecchi in modo più fedele e aggiornato la realtà economica del territorio regionale in un panorama economico veneto profondamente mutato dalla crisi. Apprezziamo infine -conclude il Presidente- le prime dichiarazioni dell'Assessore Coppola che, nell'assicurare di non far mancare il sostegno economico a questa nuova legge, ha anticipato che non saranno più messe a disposizione delle risorse su cui poi i vari distretti costruiranno i progetti, bensì muovendo dalle progettualità presentate da parte delle varie realtà di aggregazione, saranno individuate le forme di sostegno economico da mettere a disposizione. Questo ribaltamento dell'attuale situazione è necessario per dare nuovo impeto ad iniziative di spessore e di concreto interesse per le imprese".