Striscia biancorossa. Un trittico decisivo
La realtà dice secondo posto, con il Bologna affiancato ma in svantaggio sugli scontri diretti, e tutte le altre dietro. Significa che, fosse finito oggi il campionato, il Vicenza salirebbe direttamente in Serie A assieme al Carpi capolista, senza dover passare per i playoff. Una realtà che all’inizio del torneo non era nemmeno fantascienza.
Ovvio che il bello viene adesso: i biancorossi sono attesi da tre incontri – Varese questo sabato 25 al Menti, poi Brescia ed Entella – sulla carta abbordabili. Arrivassero nove punti, ci sarebbe modo di affrontare con più serenità le ultime, ostiche partite del calendario, vale a dire quelle con Spezia, Livorno e Frosinone (all’ultima giornata, in casa).
Su una cosa i ragazzi di mister Marino possono fare affidamento, oltre che sulle doti del tecnico medesimo: sulla loro capacità di essere squadra, di saper affrontare con lucidità anche gli impegni più rischiosi, come accaduto nella vittoria – meritata – colta a Cittadella (0-1). Sapere poi che Antonino Ragusa è ormai pienamente recuperato aumenta le possibilità in attacco oltre a quelle assicurate dal bomber Cocco, così come avere in difesa un giocatore dell’esperienza di Manfredini è una buona garanzia, quella che serve a completare la “spina dorsale” della formazione dove al centro giostra, da par suo, Davide Di Gennaro. Detto questo, il Vicenza deve soltanto continuare nel cammino intrapreso fin qui, contraddistinto da solidità d’assieme e capacità di fare gioco. Le insidie non mancheranno, nemmeno nelle partite teoricamente “facili”, ma la squadra vista finora autorizza a sperare in un buon arrivo, grazie anche alla tenuta della condizione atletica. Comunque, un passo alla volta, sotto a chi tocca. Ovvero al Varese, fanalino di coda da non sottovalutare. Come tutte le altre prossime avversarie, del resto.